Consiglio giovani, i numeri dell’impegno

Consiglio giovani, i numeri dell’impegno

Una seduta speciale, accompagnata da un accattivante video delle imprese del gruppo

E poi progetti, campagne di comunicazione, feste, premi. Il Consiglio dei giovani eletti ha i numeri… dell’impegno e della partecipazione. Li ha snocciolati il presidente Federico Scaramucci di fronte all’assemblea di viale Gramsci, riunita venerdì mattina in sala Pierangeli per ascoltare le proposte dei ragazzi. Una seduta speciale, accompagnata da un accattivante video delle imprese del gruppo, che arriva a un anno circa dall’insediamento dell’organismo voluto con forza da Palmiro Ucchielli nell’intento di “trasformare i giovani da problema a risorsa strategica del territorio di Pesaro e Urbino per una nuova Europa”. Un “protagonismo” stimolato con numerose iniziative dalla Provincia che, oltre ad avere uno specifico Ufficio politiche giovanili, ha reso “trasversale” il settore, dalla cultura alla formazione professionale, dal servizio civile alla pubblica istruzione.
«Una bellissima avventura, una esperienza stimolante - ha detto Scaramucci nella sua relazione -, andiamo orgogliosi di questa nostra attività, del resto siamo l’unico organo consultivo dei ragazzi in tutte le Marche. Uno strumento straordinario per confrontarci e, perché no, anche per scontrarci».
Le idee e le proposte sono contenute in un voluminoso dossier che è stato consegnato agli amministratori del Consiglio provinciale accompagnato da una raccomandazione: «Vi chiediamo responsabilità - ha scandito Scaramucci - nell’ascoltare e nel rispondere alle nostre richieste. Recita un proverbio semplice e forte: dimmi qualcosa e me lo dimenticherò, coinvolgimi in qualcosa e lo capirò».
E non è tardata ad arrivare in stile “proverbiale” la risposta del presidente Ucchielli che, dopo essersi complimentato con i ragazzi (molti dei quali presenti all’assemblea consiliare) per l’intensa attività, ha fatto notare: «Ci semina  bene e cura il proprio territorio poi raccoglie e ci sarà un granaio per tutta la provincia. Mentre chi semina vento… raccoglie tempesta».