Ha coinvolto soprattutto i bambini extracomunitari con maggiori difficoltà nellapprendimento
E’ quanto ha realizzato, nell’anno scolastico che si è ormai concluso, da alcune associazioni di volontariato attraverso il progetto “Costruiamo il futuro”, finanziato dal Centro Servizi Volontariato. Il progetto che ha visto coinvolte diverse scuole maceratesi, ha come associazione capofila il Gruppo di Volontariato Vincenziano con l’impegno delle sezioni di Macerata e di Potenza Picena, insieme al Centro di Ascolto e di Prima Accoglienza di Macerata, L’Arca e l’Avulss di Corridonia (queste ultime impegnate soprattutto nell’offerta di spazi pomeridiani per seguire i bambini nei compiti a casa e svolgere i vari tipi di attività formativa). Interessati al progetto sono stati soprattutto i bambini extracomunitari con maggiori difficoltà nell’apprendimento e nell’integrazione. Nella provincia di Macerata, è notorio, c’è un fenomeno ormai stabilizzatosi di crescita del numero degli extracomunitari che si riflette anche nelle scuole, dove in alcuni casi si registra un consistente numero di alunni stranieri che possono raggiungere anche la maggioranza. C’è quindi la necessità di affiancare i bambini e i ragazzi in classe, per consentire loro di raggiungere gli stessi livelli di apprendimento del resto degli alunni.
I plessi in cui il progetto è stato attivato sono: la scuola Mestica e la De Amicis a Macerata e l’Istituto Comprensivo Leopardi a Potenza Picena. «E’ stata un’esperienza stimolante – spiega la presidente del GVV di Macerata, Paola Morici, che è anche presidente regionale dell’associazione - e siamo stati accolti molto bene dai presidi e dagli insegnanti. Il nostro contributo è stato riservato a quelle scuole, elementari e medie, dove sono più sentite le difficoltà linguistica e dell’alfabetizzazione. Anche per creare un clima di maggiore coesione in classe e allineare i ragazzi sulla stessa media di apprendimento. Ripeteremo l’esperimento anche il prossimo anno». Ad usufruire di più del servizio, promosso attraverso l’ausilio di due insegnanti scelte in ambito scolastico e di alcuni volontari, sono stati gli alunni extracomunitari. Sui 39 bambini che hanno seguito il progetto nelle scuole di Macerata, ben 31 sono stranieri.