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Umberto Alesi confermato presidente di Tecnomarche
Tra gli obiettivi, il potenziamento e la qualificazione delle attività di ricerca applicata
La decisione assunta all'unanimità dall'assemblea dei soci è stata accolta con viva soddisfazione dal presidente che ha dichiarato di portare avanti i programmi di sviluppo del Parco Scientifico e tecnologico marchigiano. L'assemblea ha inoltre eletto anche gli altri sei membri del consiglio di amministrazione che risulta ora così composto: Umberto Alesi, Enrico Loccioni e MassimoVirgili in rappresentanza del sistema imprenditoriale; Emidio Andreani in rappresentanza della Provincia di Ascoli Piceno; Graziella Gattafoni in rappresentanza della Provincia di Macerata; Francesco Marchesi della Svim in rappresentanza della Regione Marche e StefanoBelardinelli dell'Unicam. «In questi anni - ha spiegato il presidente Umberto Alesi - Tecnomarche ha operato per accrescere la competitivtà delle imprese del territorio regionale attraverso la promozione, attivazione e realizzazione di progetti finalizzati alla creazione di conoscenze e al trasferimento ed applicazione delle stesse mediante collaborazioni con le Università e i Centri di Ricerca». Tra gli obiettivi futuri del Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche esposti durante l'assemblea figurano: «Il potenziamento e la qualificazione delle attività di ricerca applicata e lo sviluppo precompetitivo - ha spiegato Alesi - la creazione di un centro di competenze nel settore delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione; il sostegno alla creazione di un Centro di ricerca e sviluppo per il settore meccano calzaturiero la creazione di un centro di competenze per il settore edile e la qualificazione dei processi di valorizzazione economica della ricerca a sostegno dell'avviamento di imprese innovative». «Nell'ultimo triennio - ha spiegato il direttore di Tecnomarche Roberto Bedini - sono stati avviati rapporti operativi con circa 450 imprese regionali principalmente piccole e medie imprese;nel solo anno 2006 circa 100 piccole e medie imprese sono state direttamente coinvolte dal Parco Scientifico e Tecnologico in attività di ricerca industriale e oltre il 90% delle stesse non aveva mai avuto rapporti con Università e Centri di Ricerca». Continuando la sua dettagliata analisi lo stesso Bedini ha aggiunto: «Tecnomarche ha promosso con successo investimenti in progetti di ricerca e sviluppo da parte di soggetti privati regionali, per un volume complessivo pari a 24 milioni di euro e ha canalizzato risorse pubbliche non regionali per la ricerca e sviluppo e quindi aggiuntive riuspetto a quelle delle prograzzioni della Regione Marche per 8 milioni di euro. Grazie a questa attività - ha concluso Bedini - il valore della produzione delle attività del Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche è stato negli esercizi 2005 e 2006 determinato per l'85% da attività di ricerca e sviluppo consì come pure circa il 60% dello stesso deriva da rapporti operativi con le imprese stesse».