A partire dalla lirica che permetterà di realizzare un sistema culturale di qualità per valorizzare i teatri storici protagonisti di stagioni teatrali di alta classe. L'accordo consente non solo di razionalizzare i costi delle produzioni, ma anche di proporre una attività di produzione lirica che mira ad attraversare l’intera durata dell’anno, con un considerevole ritorno economico in termini di occupazione di professionalità tecniche ed artistiche maturate nelle Marche.
Il Circuito Regionale di Produzione Lirica ha preso il via presso la sede della Regione Marche ad Ancona lo scorso 18 gennaio con la firma congiunta del Protocollo di intesa tra la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, il Teatro Comunale “dell’Aquila” di Fermo, il Teatro Comunale “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno e la Fondazione del Teatro “della Fortuna” di Fano, da parte di Fabiano Belcecchi, Sindaco di Jesi e Presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, del Sindaco di Fermo Saturnino di Ruscio, del Sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, e il Sindaco di Fano e Presidente della Fondazione del Teatro “della Fortuna” Stefano Aguzzi.
“Un accordo per crescere e valorizzare quanto già da anni facciamo, per poter collaborare ancora meglio con altri soggetti della regione”. Questo precisano i quattro Sindaci, secondo i quali l'accordo “può aprirsi a ulteriori collaborazioni con gli altri protagonisti della produzione lirica nelle Marche”. I quattro teatri di Jesi, Fermo, Ascoli Piceno e Fano svolgono attività di produzione e coproduzione lirica a livello regionale, nazionale e internazionale, con notevole risposta di pubblico e con l’attenzione della critica di settore. Ogni anno grande è l’impegno che caratterizza questi teatri i quali, nonostante la qualità delle produzioni che portano in scena, non ricevono uguale considerazione in termini economici rispetto ad altre realtà liriche del panorama nazionale.
Uno del Teatri del Circuito, il “Pergolesi” di Jesi, è riconosciuto dallo Stato come Teatro di Tradizione, qualifica attribuita “a teatri che dimostrino di aver dato particolare impulso alle locali tradizioni artistiche”. Il Teatro “dell’Aquila di Fermo”, che già annovera una pluriennale esperienza di coproduzione con il “Pergolesi” di Jesi, e il Teatro “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno, sono già riconosciuti dal Ministero dei Beni Culturali come teatri di “lirica ordinaria” e hanno la capacità di un coinvolgimento e di risposta del pubblico molto forte ogni qualvolta hanno promosso eventi legati allo spettacolo operistico. Ultimo, ma solo in termini temporali, il Teatro “della Fortuna” di Fano che ha ripreso l’attività di programmazione lirica ed operistica, con buoni riscontri di critica e pubblico.
I quattro Enti sottoscrittori del Protocollo, a partire dal 2007, iniziano un percorso di sinergie tra realtà artistiche, tecniche e professionali presenti in ogni territorio, percorso che li vedrà sempre più coinvolti in maniera integrata nella programmazione e nella circuitazione lirica. Tale virtuosa dinamica consente non solo di razionalizzare e ridurre al massimo i costi delle produzioni, ma anche di proporre prodotti altamente qualificati agli spettatori. Soprattutto, tale strategia lascia intravedere una duratura possibilità di soddisfare con offerte di livello la domanda di spettacolo lirico che è fortemente radicata in ciascuna delle rispettive comunità locali. Tutto questo porta ad una attività di produzione e circuitazione musicale che mira ad attraversare l’intera durata dell’anno, con un considerevole indotto economico in termini di occupazione di professionalità tecniche ed artistiche maturate nel tempo nella nostra regione, e di incentivazione di attività economiche diverse.
La programmazione 2007 si aprirà a Jesi e a Fermo con La Bohème di Giacomo Puccini, una coproduzione tra Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, Teatri S.p.A. di Treviso, Fondazione Pergolesi Spontini e Teatro dell’Aquila di Fermo. Giampaolo Maria Bisanti dirige l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Regista, scenografo e costumista è Ivan Stefanutti che trasporterà il capolavoro pucciniano negli anni a cavallo tra le due guerre, nella Parigi inquieta ed anticonformista di Picasso, Henry Miller, Cocteau, Sartre e Prévert, i cui eroi sono personaggi dalla tragica essenza raccontati da un film d’epoca in bianco e nero. L’allestimento vuole essere un trampolino di lancio per interpreti di grande talento ancora poco noti nei circuiti lirici internazionali: ad interpretare il capolavoro pucciniano, infatti, sarà un cast di giovani interpreti selezionati mediante audizioni tra 388 cantanti provenienti da tutta Europa.
Seguirà Werther, dramma lirico in quattro atti su musiche di Jules Massenet in un nuovo allestimento frutto della coproduzione internazionale tra Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro dell’Opera di Nizza e Teatro dell’Aquila di Fermo. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà guidata da Donato Renzetti, Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Portoghese del Teatro S. Carlo di Lisbona, e da pochi mesi Direttore Principale della FORM. Regia, scene e costumi sono di Paul-Émile Fourny, direttore artistico e sovrintendente dell’Opéra de Nice.
Terzo titolo operistico sarà Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti tratto dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott, musicato da Gaetano Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano, un nuovo allestimento in coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Teatri S.p.A di Treviso, Teatro dell'Aquila di Fermo, Teatro La Fortuna di Fano, Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. La regia è di Italo Nunziata, scene e costumi sono di Pasquale Grossi.
Inoltre, circuiterà a Jesi, Fermo e Ascoli Piceno il Concerto Lirico dedicato a Beniamino Gigli, in occasione del 50^ anniversario dalla morte del grande tenore nato a Recanati nel 1890.