490 milioni di euro per rilanciare l'agricoltura

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Petrini: "Diamo più competitività alle imprese agricole"

L'annuncio è stato dato dall'assessore regionale all'agricoltura Paolo Petrini nel corso del convegno dal titolo “PSR, piano di sviluppo regionale 2007-2013: opportunità di investimento per essere competitivi sul mercato” organizzato dalla Cia, Confederazione Italiana Agricoltori Provinciale, con il contributo della Camera di Commercio, che si è svolto nell’ambito di “Tipicità” a Fermo.
«Uno degli obiettivi principali del piano – ha aggiunto Petrini – è quello di dare maggiore competitività alle imprese agricole». Una programmazione che è stata ampiamente analizzata «attraverso un costante confronto con le associazioni dei produttori» come ha sottolineato nella sua relazione Carlo Carletti responsabile dell'area progettazione della Cia Marche il quale non ha mancato di sollevare alcune osservazioni sul Piano di Sviluppo Rurale. L'invito del presidente della Cia provinciale a «qualificare l'attività svolta per arrivare in tempi brevi ad un reddito più equo per le imprese agricole» è stato condiviso dai numerosi operatori presenti i quali hanno accolto di buon grado anche l'impegno della Cia nel supportare le aziende che «desiderano conoscere le opportunità reddituali legate alla produzione di energia da fonti agricole» come ha sottolineato nel suo intervento Renato Cocci Grifoni presentando un nuovo servizio che verrà messo in campo nei prossimi giorni proprio dall'associazione dei coltivatori. Particolarmente seguiti sono stati anche gli interventi del sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, del presidente del Consiglio Regionale Marche Raffaele Bucciarelli e del presidente della Camera di Commercio Enio Gibellieri.
Franco Fiori, presidente regionale della Cia delle Marche concludendo i lavori del convegno ha voluto sottolineare l'impegno che le istituzioni devono prendere nei confronti dei giovani che intendono avviare un'impresa agricola. «Un'impresa – ha aggiunto Fiori – che presenta delle diversità rispetto ad altre tipologie aziendali in quanto le previsioni che altri enti possono indicare in un business plan, nel nostro caso possono essere condizionate da diversi fattori che influiscono sui raccolti e sulle rese e che vanno aldilà delle competenze e delle professionalità degli operatori e che non si possono prevedere. Proprio per tali caratteristiche le imprese agricole devono essere attentamente valutate e adeguatamente supportate».

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