L’ex Premier Gentiloni a Symbola:'E' basilare il legame che deve unire le imprese al territorio'. La maggiore concentrazione delle imprese coesive è in Lombardia, seguita dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dal Piemonte e dalla Toscana.
Treia - Terminato
nella cittadina marchigiana di Treia, presso il Teatro Comunale, il
seminario estivo della fondazione Symbola “Coesione è
competizione, sfidare paure solitudine, e diseguaglianze per
costruire il futuro” che ha veduto nei giorni di venerdì 6 e
sabato 7 luglio la presenza di insigni relatori da Luca Ceriscioli
Presidente della Regione, a Mons. Nazzareno Marconi Vescovo di
Macerata, Gianluca Pesarini Presidente Confindustria Macerata, Nando
Pagnoncelli di Ipsos, il sociologo Domenico De Masi, Paolo Gentiloni
già Presidente del Consiglio, Padre Enzo Fortunato Direttore del
Sacro Convento di Assisi, solo per citarne alcuni. Presiedeva Ermete
Realacci presidente della Fondazione Symbola mentre le riflessioni
introduttive sono state affidate a Fabio Renzi Segretario Generale
della Fondazione.
Dalle relazioni è emerso che per affrontare la
crisi e combattere le paure la formula vincente di migliaia di
aziende è stata la connessione, che è divenuta competitività, la
creatività, le nuove tecnologie, l’economia circolare, la coesione
sociale, i legami con il territorio, ma primieramente la
valorizzazione del capitale umano. Tutti sono d’accordo che
l’Italia deve ripartire attraverso il welfare aziendale, la cura
dei lavoratori e delle loro famiglie, il dialogo con i cittadini
Comuni ed associazioni, ribadito anche da Gentiloni nel suo
intervento. Al centro della riflessione sono le imprese che fanno
rete, le quali nell’ultimo anno hanno sviluppato un aumento del
fatturato pari al 53 per cento rispetto alle altre che si sono
fermate al 36 per cento.
Secondo la ricerca presentata per
l’occasione da Symbola e Unioncamere tra le tante aziende
marchigiane sono indicate la Guzzini Illuminazione e Simonelli Group.
Il 50 per cento delle imprese coesive ha dichiarato assunzioni in
questo periodo ed un significativo aumento dell’export contro il 28
per cento delle imprese non coesive. Prendendo in esame altre regioni
il rapporto cita la calabrese Callipo, la dolciaria Ferrero, le
Cartiere Pirinoli, l’UmbraGroup di Foligno, l’Enel, l’IMA,
Ferragamo, segue un lungo elenco con esempi di realtà non
manifatturiere che saldano però relazioni virtuose con il mondo
produttivo.
La maggiore concentrazione delle imprese coesive
è in Lombardia, seguita dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dal
Piemonte e dalla Toscana. Nel suo intervento Giuseppe Tripoli
segretario generale di Union Camere ha detto: ”La capacità di
unire benessere economico e benessere sociale è ormai un tratto
tipico dello sviluppo italiano”. Più volte i relatori hanno citato
Adriano Olivetti l’illuminato imprenditore che per primo comprese
l’importanza della coesione tra realtà aziendale e realtà sociale
dei dipendenti lavoratori. Nel suo intervento conclusivo il
Presidente di Symbola Ermete Realacci, ha ribadito ”Una buona
economia aiuta a superare e ad affrontare la paura, le solitudini e
le diseguaglianze per costruire il futuro del nostro Paese. Quando
l’Italia scommette sui suoi talenti e sulle comunità, quando
investe in qualità, nella innovazione e nella bellezza allora è
spesso determinante perché si ritaglia un ruolo nel mondo”.
Intervento a margine anche del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli nel video