Ascoli - “Verso il Patto regionale per la ricostruzione e lo sviluppo”, l'incontro organizzato da Istao ad Ancona, è di fatto divenuta una cabina di regia per parlare di terremoto in una prospettiva a breve e lungo termine. Una cornice di una tela nella quale tutti i protagonisti, dal mondo scientifico e culturale con le università, a quello imprenditoriale, delle professioni tecniche (ingegneri, architetti e geologi), delle associazioni datoriali e sindacali, hanno proposto il proprio contributo alla politica regionale che ora programmerà su percorsi condivisi.
Il Piceno, con il suo entroterra
martoriato dal sisma e da una crisi strutturale, recita ora,
finalmente, una parte fondante dal punto di vista progettuale per
linee guida che potranno essere replicate altrove in regione. In una
situazione di spiccata emergenza c'è una risposta che ha una
visione: che aggiunge ora una nuova definizione lessicale al normale
concetto da dizionario. Se fino ad ora si è marciato con piccoli e
divisi manipoli di uomini e idee, ora si decide di saltare
un'asticella più alta credendo nel mettersi insieme e formulando un
progetto di largo respiro. Tutto questo si chiama da oggi “QuakeLab
Center Vettore”.
Giuseppe Amici, presidente dell'Unione Montana del Tronto e Valfluvione ha raccolto l'idea di Genera Scarl suonando la campana delle occasioni irripetibili. Per ora sono otto i Comuni che hanno risposto al segnale d'allerta, ma altri, ne è sicuro Giuseppe Amici, entreranno in partita.
La “carne al fuoco” è di pregio.
“La Regione Marche con il presidente Luca Ceriscioli e la vice
presidente Anna Casini – dice Amici – hanno subito risposto con
concretezza a questa progettualità pronti ad attivarsi per reperire
canali di finanziamento. Non esiste una struttura del genere in
questa parte dell'Appennino che possa mettere insieme tanti temi ed è
questo lo scopo per il quale il progetto è stato ideato. É
un'azione di respiro nazionale ed internazionale. Dentro c'è il
mondo universitario con la Politecnica delle Marche e l'Unicam. Gli
Ordini di Architetti , Ingegneri e Geologi, la Camera di Commercio,
Confindustria Centro Adriatico con le sue imprese e il sindacato. Si
metteranno in atto misure concrete parlando di ricostruzione mosse
però da idealità, da ricostruzione sociale e culturale. Dopo questa
prima presentazione si terranno altri focus group tematici”.
Per comprendere il valore di un progetto a volte, ed è questo il caso, è indicativo qualche nome, qualche competenza in gioco, anche il racconto di alcune esperienze di vita professionale.
Tra i collaboratori di Genera Scarl ci ha sorpreso una giovane architetto, Gabriella De Angelis, sempre in giro per il mondo ad osservare le conseguenze dei terremoti. Il caso ha voluto che mentre era in Cile a studiare in loco il terremoto di Valdivia del 1960 (magnituto 9.5) , ne abbia vissuto uno in diretta. “Mentre stavo facendo ricerca per il mio dottorato nel 2010 – racconta l'architetto De Angelis - mi sono sentita sotto i piedi un sisma di magnitudo 8.8. Vi lascio solo immaginare la situazione. E senza voler minimizzare, però debbo dire che i cileni sanno convivere con il terremoto perché la loro è un'area dove sono più frequenti. In ogni caso quando ho visto che in questa occasione si preoccupavano ho compreso che non eravamo di fronte ad un “normale” terremoto. Tornando al progetto “QuakeLab Center Vettore”, al di là delle importanti implicazioni scientifiche e di ricerca nazionali ed internazionali. Mi piace far rilevare come ci sia una parte che ritengo cruciale come quella sulla resilienza in una zona come la nostra che dovrà imparare a convivere con la natura sismica dei nostri luoghi. Allora, ad esempio, per le scuole i ragazzi – spiega l'architetto Gabriella De Angelis - potranno imparare a controllare con una piattaforma vibrante quello che accade durante un terremoto, creando così consapevolezza nella popolazione, abbattendo il demone del terremoto e riconducendo il sisma al suo ruolo effettivo: un evento naturale con il quale si può convivere una volta approntate strutture antisismiche, con un ruolo determinante degli psicologi nella ricostruzione sociale dopo il trauma recente”.
Nel progetto la parte geologica è curata dal prof. Emanuele Tondi dell'Unicam.
Il Progetto
ll progetto QuakeLab Center
Vettore prevede la realizzazione un Laboratorio tecnologico e
scientifico per la ricerca, la didattica e la divulgazione delle
tematiche inerenti i fenomeni sismici, da realizzarsi in
collaborazione con Univpm ed Unicam ed altre Università del
territorio nazionale ed internazionali, con una dotazione di
laboratori per le prove fisiche, strutturali, dei simulatori anche
virtuali, piattaforme tecnologiche per la gestione di “big data”.
A queste attività si affianca il Centro di documentazione permanente sulle tematiche sismiche (fenomeni, storia, tecnologie, ricerche, aspetti sociali, resilienza, ecc.) su base nazionale ed internazionale, con la finalità di offrire una divulgazione innovativa del “fenomeno sisma”, incentrata sui percorsi di edutainment fortemente focalizzati sul target dei giovani e giovanissimi.
Comprensione e misurazione del fenomeno
geologico, conoscenza delle cause e di possibili prevenzione,
buone pratiche costruttive e innovazioni tecnologiche per costruire
in modo anti-sismico, sono i temi posti al centro della narrazione
del progetto per un rafforzamento delle capacità di resilienza
delle popolazioni.
Il fenomeno sismico sarà trattato non
come un evento catastrofico, ma come un fenomeno naturale con il
quale si può e si deve convivere a partire da una corretta
conoscenza dello stesso.
Dal punto di vista del concept il
nuovo museo/laboratorio del QuakeLab Center VETTORE si posizionerà
anche nell’ambito degli science-center di nuova generazione, ovvero
spazi narrativi ad “effetto museo”, privi però di un vero e
proprio corpus espositivo e basati su un approccio fortemente
esperienziale con un Centro di documentazione permanente
sulle tematiche sismiche (fenomeni, storia, tecnologie, ricerche,
aspetti sociali, resilienza, ecc.) su base nazionale ed
internazionale.
L’ubicazione del Centro è stata individuata
nell’area industriale e servizi del Comune di Venarotta, Comune
dell’ UM del Tronto-Valfluvione, area interamente inserita nel
Gruppo A (quelli colpiti dal sisma del 24 agosto 2016 ); costituirà
un potente “attrattore” scientifico- culturale ma anche
turistico, attraverso una offerta di divulgazione innovativa, che
farà dell’edutainment uno dei principali strumenti, anche con
finalità didattiche, rivolte alle giovani generazioni delle scuole
dell’obbligo ed alla popolazione in generale, ma anche effetti
(anche in termini socio-antropologici e sanitari), educazione alla
per offerte formative di livello superiore rivolte agli studenti e ai
professionisti tramite corsi residenziali e summer-school anche
internazionali.
Una iniziativa che è stata individuata dalla
Amministrazione proponente come strategica per il proprio territorio,
per la capacità di promuovere un nuovo sviluppo che mette al centro
“ la conoscenza” come driver rigeneratore dell’Area, coerente
con le logiche della green economy, della innovazione tecnologica e
della industria creativa, oltre che della valorizzazione del
territorio con il suo patrimonio di bellezze naturali, beni culturali
e produzioni artigiane ed enogastronomiche.
Il Centro come
uno degli elementi della Smart Specialization Strategy del territorio
regionale, con un focus sulle tecnologie e le loro applicazioni, ma
basato sulla centralità dell’essere umano che è il destinatario
dei risultati della conoscenza, per il quale sarà richiesto alla
Regione, nell’incontro programmato per il 29 p.v. con il
Governatore Ceriscioli, un forte e convinto impegno strategico e di
investimento, di oltre 21 milioni di €uro a valere sui 245 milioni
di finanziamenti aggiuntivi del Por-Fesr, per la Ricostruzione e lo
Sviluppo, come già indicati nell’azione di ricognizione che la
Regione Marche ha commissionato all’Istao.
Un progetto
ambizioso in cui la condivisione, tra la comunità dei tecnologi,
degli educatori e la comunità territoriale, la ampiezza della rete
di competenze multidisciplinari, la coralità Istituzionale e delle
categorie economiche e produttive, sono gli elementi essenziali per
contribuire con successo, alla tenuta delle aree interne, rispetto ad
una azione che appare irreversibile, di “graduale scivolamento”
verso la costa ed intensificazione del fenomeno di spopolamento.
Alla presentazione del progetto Quake Lab Center VETTORE, oltre agli interventi del presidente dell'Unione Montana del Tronto e Valfluvione Giuseppe Amici, anche quello del sindaco di Venarotta Fabio Salvi.
Sono poi seguiti gli interventi del
vice presidente della Camera di Commercio Giancarlo Romanucci, del
prof. Stefano Lenci del Dipartimento Ingegneria e delegato del
Rettore al Progetto Quake Lab Center Vettore e con il contributo
scritto del prof. Emanuele Tondi (Unicam) e il saluto del dott.
Bruno Bucciarelli, presidente di Genera scarl che funge da
coordinatore di progetto.
Partecipanti che sono anche
intervenuti nel merito del progetto
CONFARTIGIANATO Presidente
Natascia Troli
CNA Presidente Luigi Passaretti
ANCE
Confindustria Centro Adriatico - Presidente Massimo Ubaldi
Ordine
degli Ingegneri Presidente Ing. Stefano Babini
Ordine degli
Architetti Segretario Arch.Paola Amabili
CGIL Segretario Prov.
Barbara Nicolai
CISL Coordinatore Prov. M.Teresa Ferretti
UIL
Segret. Prof. Giuseppe Pacetti
CittadinazAttiva Presidente
Avv.Caterina Fossari
Comuni della Unione Montana
Associazioni
del territorio
Focus Group:
a) tecnico/scientifico -
divulgativo/didattico
c) economico/amministrativo
d) sociale e
comunitario
Interventi dei partecipanti al
Gruppo di Lavoro
Arch.Alessandra Panzini
(Marchingegno) , Dott.Fabrizio Luciani, Genera Scarl Sig. Emidio
Albanesi e Ing.Fabio Cipollini