Marche terze in Italia per buone pratiche green

Marche terze in Italia per buone pratiche green

Nella classifica 2013 un punteggio Green economy di 0,209, contro una media nazionale del -0,105

Con un balzo di tre gradini rispetto allo scorso anno, le Marche guadagnano dunque il podio in questa autorevole indagine che incrocia 21 indicatori di performance afferenti ai principali settori interessati dalla green economy: energia, imprese e prodotti, agricoltura, turismo, edilizia, mobilità e rifiuti.
I dati alla base dello studio sono stati tratti da fonti ufficiali (Istat, Terna, Sinab, Enea, ecc.) e le informazioni statistiche disponibili a novembre 2013, per poi essere rielaborati da Fondazione Impresa.

“La Green economy, la tutela dell’ambiente e del paesaggio – è il commento del presidente della Regione, Gian Mario Spacca, alla classifica – sono tra le principali priorità del governo regionale e i risultati raggiunti, certificati da questa come da altre prestigiose classifiche, ci confortano sulla strada percorsa. Essere la terza regione italiana in base a 21 indicatori così rigorosi, ed avere così tanto incrementato in un solo anno le nostre performance, rende orgogliosi. Ma non vogliamo fermarci e rilevazioni di questo tipo sono utili anche per migliorare ulteriormente”.

Le Marche, in particolare, ottengono nella classifica 2013 un punteggio Green economy di 0,209, contro una media nazionale del -0,105, piazzandosi terze dopo Alto Adige e Umbria.
“Tra i parametri in cui la nostra regione ottiene i migliori risultati – aggiunge Spacca – da segnalare quello relativo alla Carbon Intensity che misura il grado di emissioni responsabili del cambiamento climatico: le Marche sono quarte, così come per la voce Risparmio energetico e Qualità ambientale dei prodotti. Siamo poi la terza regione italiana per Fotovoltaico installato sui tetti di edifici e capannoni, anche se scendiamo in classifica per Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Marche prime, infine, per Punti vendita bio, seconde per Alloggi agroturistici.
Buona posizione anche per Percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti e Percentuale di agricoltura biologica in rapporto alla superficie agricola. Il piazzamento delle Marche è frutto, quindi, di un mix di azioni virtuose del pubblico e del privato, che risulta particolarmente efficace e che fa delle Marche una regione da prendere ad esempio”.

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