Non possiamo allearci, non possiamo condividere nulla con chi ha dimostrato che il suo interesse non coincide minimamente con il bene comune. E’ finalmente il tempo della chiarezza, della lucidità e della determinazione. E’ il momento di dimostrare che il PD è il partito che vuol cambiare davvero.
Si consenta a Bersani di presentarsi in Parlamento con una squadra di governo innovativa, preparata e un programma di svolta: equità fiscale, revisione del fiscal compact, politiche contro la precarietà e di sostegno ai redditi più bassi, vendita del patrimonio immobiliare dello Stato, riduzione delle spese militari a partire dagli F 35, investimenti su green economy, sanità, scuola pubblica e ricerca, dimezzamento del numero dei parlamentari, una sola Camera legislativa, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e istituzione di un rimborso, fino ad un tetto massimo per ciascun partito presente in Parlamento, documentato e limitato a poche voci ( spese per le sedi, per le iniziative pubbliche e le campagne elettorali!). Rimborso necessario per il funzionamento democratico dei partiti e nulla più! Infine, una nuova legge elettorale uninominale per dare davvero ai cittadini la possibilità di scegliere i parlamentari.
Su questi punti Bersani si presenti alle Camere e sfidi chi davvero vuole il cambiamento a far fallire il suo tentativo, onesto e responsabile, di voltare pagina!
Dovesse ottenere la fiducia sarebbe un’opportunità storica di cambiamento. Dovesse invece essere bocciato avrà messo, anzitutto il M5S, davanti alle proprie responsabilità: in questo caso spetterà al nuovo Capo dello Stato indicare la strada, ma il PD avrà comunque dato prova di essere l’unico ad aver provato ad assumersi le proprie responsabilità ed anche di essere pronto ad una nuova inevitabile campagna elettorale non basata sulla distruzione, ma sulla ricostruzione e sul cambiamento.