Al via il processo al maggiordomo del Papa

Al via il processo al maggiordomo del Papa

Insieme a lui è indagato il tecnico informatico della Segreteria di Stato Claudio Sciarpelletti imputato di favoreggiamento, quest’ultimo rischia fino ad un anno di detenzione.
Per una curiosa coincidenza il processo a Gabriele inizia nel giorno,o forse nel pensiero cristiano tutto rientra in un disegno,nel quale la Chiesa celebra la festa degli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele e ricordiamo che San Gabriele è anche l’angelo protettore delle comunicazioni – radio, televisione, cinema -e di chiunque “porta notizie”.
La prima udienza è durata due ore e quindici minuti ce lo hanno riferito i colleghi giornalisti,un pool di  otto per l’esattezza sui 70 che ne avevano fatto richiesta che hanno assistito al dibattimento. Quattro erano in rappresentanza di Ansa, Associated Press,AFP e Reuters e quattro a rotazione di testate giornalistiche.
Paolo Gabriele  rischia una pena fino a quattro anni di carcere, per il furto oltre che di documenti riservati, anche per aver sottratto un assegno da centomila euro donato al Papa in occasione della sua visita a Cuba e di una pepita probabilmente d’oro.
L’ex maggiordomo si è presentato qualche minuto prima dell’inizio dell’udienza –ore 9,30- in un completo grigio, mentre Sciarpelletti si è fatto rappresentare dal suo avvocato,Gianluca Benedetti.  . Paolo Gabriele per tutto il dibattimento è stato sempre seduto mostrandosi teso ma senza esternare particolari sentimenti.
Durante la sospensione dell’udienza, per il ritiro dei giudici e deliberare in camera di consiglio su alcune eccezioni sollevate dai difensori, ha scambiato qualche parola con il suo avvocato Cristiana Arru che gli sedeva davanti.
Su richiesta dell’avvocato di Sciarpelletti, la corte composta da tre giudici laici ha deciso che i processi a carico di Gabriele e di Sciarpelletti procederanno in maniera separata.
Fra i testimoni che verranno sentiti nel processo a carico di Paolo Gabriele spicca il nome del segretario personale del Papa mons.Georg Gaenswein seguono poi una  “memores”Cristina Cernetti ed i gendarmi Pesce, Alessandrini,Cintia,De Santis, Carli e Bassetti. Cinque invece i testimoni per Sciarpelletti, il cui processo, inizierà in data da destinarsi, tra questi lo stesso Paolo Gabriele, mons.Carlo Maria Polvani della Segreteria di Stato, il vice comandante della Guardia Svizzera William Kloter, il capo della Gendarmeria Giani e Gianluca Broccoletti.
Il tribunale vaticano è composto dal Presidente Dalla Torre mentre il collegio giudicante è costituito dai giudici Paolo Papati-Pelletier e  Venerando Marani.Il promotore di giustizia che corrisponde al pm italiano è il prof..Nicola Picardi.
Rigorose le misure per presenziare all’udienza, i colleghi giornalisti non possono fare fotografie o registrare; due postazioni giornalistiche sono comunque riservate ai colleghi de l’Osservatore Romano e di Radio Vaticana.
La seconda udienza ci sarà il due ottobre alle ore 9 e sarà dedicata, ha detto il Presidente La Torre,all’interrogatorio dello stesso Gabriele e di altre deposizioni.

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