L’amianto è un killer silenzioso bandito dal nostro paese da quasi vent'anni, ma ancora presente negli ambienti civili e di lavoro. Un grande problema è quello dello smaltimento dell’amianto presente negli edifici pubblici e le scuole. Circa la scuole secondo un'indagine dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona), in Italia sono ancora oltre 2400 le scuole con presenza di amianto, nonostante che siano passati 20 anni dalla messa al bando di questo minerale. Oltre 30mila persone coinvolte tra ragazzi, docenti, bidelli e personale amministrativo. Prima che la norma lo proibisse l'amianto era utilizzato come sostanza coibente negli edifici pubblici e come rivestimento degli impianti di riscaldamento.
Oggi la norma prevede la rimozione di questo materiale ed un ruolo attivo delle Regioni nella sorveglianza. Purtroppo evidenziamo come si registrano dei ritardi nella eliminazione/rimozione di questo pericoloso materiale. Su questi ritardi è stata presentata un'interrogazione parlamentare che evidenzia la pericolosità della situazione e la totale assenza dell'istituzione nella risoluzione dei singoli casi.
Il Dipartimento Sicurezza sul lavoro di CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno evidenzia come la vigilanza su questa materia debba essere costante; inoltre un grande ruolo deve essere inoltre svolto dal medico di base confrontando la storia familiare e professionale degli individui a rischio.
Infatti risultano in aumentano i casi di mogli o figli entrati nel passato in contatto con questo minerale tramite gli indumenti dei lavoratori esposti. Si ricorda che il periodo di latenza del mesotelioma è di circa 20-40 anni, ciò vuol dire un aumento dell'incidenza fino al 2015.