Se ne è parlato ieri nel corso del convegno “GenerAzioni Web, genitori e figli insieme per una rete più sicura” svoltosi a Roma. Promosso da Telefono Azzurro Onlus in occasione delle celebrazioni europee per “Giornata per la sicurezza in internet”. E’ Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro a lanciare l’allarme sicurezza su Internet. Rivolgendosi ad istituzioni, provider ed aziende presenti all’evento.”E’ tempo di impegni concreti – dice Caffo – per garantire ai minori una navigazione sicura sul web. Non bastano i filtri e le campagne pubblicitarie, occorre dare strumenti di maggiore efficacia alle scuole, alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, alle associazioni ed alle altre realtà che lottano contro le insidie della rete e si battono per la protezione dei minori”.
In una recente indagine di Telefono Azzurro ed Eurispes il 35% dei genitori ritengono impossibile che il proprio figlio,spesso adolescente, incontri un adescatore pedofilo e che veda su Internet immagini sessualmente esplicite. Antonio Apruzzese, direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha rivelato che centinaia di minori vengono ogni anno adescati sul web e che l’offerta di foto di coloro che sono stati “abusati” vengono messe in vendita sulla rete. I social network sono il veicolo per il cyber bullismo di seconda generazione. Se in un primo tempo si pubblicava la foto della ragazzina discinta, le nuove generazioni si divertono a creare falsi profili diffamatori del ragazzo da colpire per enuclearlo dal gruppo.
Fabio, 17 anni, chiama di notte il 114 – Emergenza Infanzia - e denuncia all’operatore: ”questa sera due ragazze conosciute in video chat,mi hanno fatto un filmato, una di loro era senza vestiti, così mi hanno chiesto di spogliarmi. Adesso minacciano di farlo girare su internet. Mi hanno chiesto 250 euro ed il numero della carta di credito ”L’operatore del 114 cerca di rassicurarlo e segnala subito l’abuso alla Polizia Postale. Le due ragazze, rintracciate, sono state deferite al tribunale dei minori con gravi accuse. E’ necessario promuovere un maggior dialogo tra genitori e figli affinchè aumenti la consapevolezza dei rischi del web. Sempre secondo la ricerca di Telefono azzurro il 68% dei genitori non parla mai con i figli delle insidie che possono trovare su internet. E’ da ricordare che da oltre 24 anni la ONLUS è punto di riferimento per bambini ed adolescenti nella difesa dei diritti dell’infanzia. Tra i tanti interventi, nel corso del convegno, spicca quello di Claudio Salmaso, dirigente dell’associazione 50&più che ha auspicato “sinergie possibili tra il mondo degli over 50 e quello degli young nel campo delle nuove tecnologie. Le persone mature – ha detto Salmaso - possono aiutare le giovani generazioni a navigare meglio evitando gli “scogli” di un mondo affascinante innovativo ma anche pericoloso. Da parte loro i giovani possono diventare i naturali insegnanti della generazione cresciuta sulla “lettera 32” di Olivetti ma che ora vuole con curiosità e determinazione, conoscere le basi ed i segreti della navigazione in internet, dei social network, del chattare. Giovani ed over 50 ma anche tutte le generazioni, possono ora mettersi in gioco insieme per passare dall’io al noi”.