Ue, la doppia sede costa 250 milioni l'anno

Ue, la doppia sede costa 250 milioni l'anno

Un costo di fatto inutile sul quale l’attuale presidenza di turno danese si è scagliata. La sede di Strasburgo  è frutto di uno storico accordo tra Parigi e Berlino entrambe favorevoli ad avere una sede dell’assemblea in una città posta sul confine tra i due Paesi. In questo momento di crisi  austerità e rigore finanziario non parlano né francese né tedesco.
In generale, per il 2011 l’Istituzione del Parlamento europeo aveva un bilancio di ben 1,68 miliardi di euro.
Fare un calcolo di quanto costano rispettivamente la sede di Bruxelles e quella di Strasburgo è estremamente difficile in quanto le voci di costo non sono distinte in alcun modo. Sappiamo però che il Parlamento per la conduzione dei suoi immobili ha speso nel 2011 circa 45 milioni di euro mentre nel 2012 ne spenderà,secondo previsioni, addirittura 47 milioni. Per i consumi energetici paga una bolletta annua di quasi 19 milioni di euro, per la sicurezza e la sorveglianza degli immobili spende 34 milioni di euro all’anno,per il  mobilio 3,2 milioni di euro ogni dodici mesi, per gli impianti tecnici 17 milioni di euro, per le telecomunicazioni 9,4 milioni di euro. Insomma la voce del bilancio del Parlamento per immobili,impianti e spese collegate per il 2011è stata pari a 320 milioni.        
L’altra domanda è quanto costa spedire di continuo da una sede all’altra tecnici,personale di supporto e parlamentari, le spese di viaggio, le indennità giornaliere,le spese di soggiorno del personale costano per i passaggi da una sede all’altra circa 30 milioni l’anno. Non sono incluse le spese di viaggio dei parlamentari che ogni anno percepiscono per questa voce ben 84 milioni di euro che include, va precisato,i costi per il rientro nella sede di elezione.  
La stima che circola nelle stanze del Parlamento appare plausibile in quanto Strasburgo costerebbe alle casse dell’Unione europea – e quindi a tutti noi cittadini –tra i 200 e i 250 milioni di euro ogni anno. Secondo la stragrande maggioranza dei parlamentari questi soldi  dovrebbero essere destinati a scopi più proficui.
Spiega l’eurodeputato Gianluca Susta  “il mio pensiero è quello della maggioranza dei parlamentari europei ; avere una sede a Strasburgo non ha più senso. Poteva averlo dopo la seconda guerra mondiale ma oggi tutti indicano Bruxelles come la capitale dell’Europa”.
“Ogni mese – prosegue Susta  –per 4 o 5 giorni ci si deve spostare spendendo soldi dei contribuenti che potrebbero andare a cose più utili e tra l’altro è una sede poco funzionale per il lavoro. E’ la Francia che vi si oppone – dice ancora l’eurodeputato - ma vista la situazione di crisi in cui anche questo Paese è caduto è augurabile che  possa cambiare opinione”.

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