Vita low cost in Europa

Vita low cost in Europa

Per milioni di  europei arrivare alla fine del mese è una fatica degna di Ercole e fare la spesa è diventata una avventura complessa. Acquistare un prodotto è spesso un atto di rinuncia. In questo scenario di sofferenze e privazioni, il fenomeno del low cost è in grande crescita in buona parte d’Europa ed è destinato a svilupparsi ulteriormente occupando uno spazio sempre più rilevante nel tessuto sociale ed economico di italiani, greci, spagnoli, portoghesi. Viaggi, ristoranti, assicurazioni, elettronica, abbigliamento, alimentari, nulla sembra sfuggire al fascino del basso costo. Ci si chiede quindi come cambierà l’atteggiamento del consumatore dopo la fine della crisi che tutti noi auspichiamo. Al momento la ricerca del prezzo più basso è ormai diventata un nuovo stile di vita. Non c’è dubbio che il consumatore del dopo-crisi sarà molto diverso da quello attuale. Un responsabile del settore distribuzione e consumo di una società di consulenza sottolinea che “il consumatore sta scoprendo grazie al low cost che può acquistare prodotti simili a quelli ai quali è abituato a prezzi di gran lunga inferiori” mentre un funzionario di Price Waterhouse Coopers  afferma che “dopo la crisi il cliente farà più attenzione alle spese e sarà più cosciente delle alternative a ciascun articolo”.                                            
L’attuale periodo, di estrema difficoltà economica, lascerà strascichi profondi e con il tempo sarà sempre più difficile tracciare un profilo del consumatore.”Il consumatore è passato da quella che chiamo funzionalità superiore ad una funzionalità sufficiente che è la più economica.In altre parole perché acquistare un automobile piena di optional quando in realtà non ne ho bisogno ?”spiega Javier Rovina professore della business school Esic. Carlos Esteban giovane disegnatore spagnolo sposato con figli,ma potremo parlare anche di un Mario Rossi italiano hanno cominciato, come altri milioni di giovani europei, a porre in atto la strategia del risparmio. “Quando le spese hanno iniziato a mangiarsi  lo stipendio – dice Esteban – ho cercato il modo di limitarle al massimo, così in poco tempo ho cambiato tre volte operatore di telefonia mobile ed oggi anziché 50 euro ne spendo 18 al mese”.
Il fenomeno dei low cost testimonia una situazione di emergenza  finanziaria, eppure in molte famiglie c’è la ferma volontà di mantenere un determinato tenore di vita. E’ questo il successo del fenomeno del “coupening” che si sta sviluppando anche in Italia. Si tratta dei siti di acquisti collettivi in rete fiore all’occhiello del fenomeno low cost. Il numero dei portali  che offrono sconti o coupon per acquistare prodotti a prezzi stracciati ha registrato una impennata di oltre il 60 per cento.
Nel panorama del risparmio ragionato  non vanno dimenticati gli outlet on line che offrono scorte di magazzino di marche prestigiose a prezzi di saldo.
Comunque sia che si parli di low cost o offerte promozionali, si ha la sensazione che tutti noi non saremo più le  persone che visitano gli stessi negozi e comprano gli stessi prodotti dell’anno passato.

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