Il contagio del debito si è esteso provocando una serie di piani di rigore da parte di diversi governi. Settimana dopo settimana abbiamo assistito sulle televisioni e sui giornali alla cronaca di questa crisi. Senza dubbio il prossimo anno sarà ricco di sviluppi che condizioneranno il nostro futuro. In questa settimana di tregua nel corso della quale molti di noi hanno cercato di dimenticare le crisi in famiglia, i problemi economici, la mancanza di sicurezza lavorativa, consentitemi di proporvi queste rime di un oscuro poeta da me ritrovate su un foglio ingiallito dal tempo dentro il cassetto di una mia anziana parente, disabile, e scomparsa di recente. Spero che la lettura porti tutti noi ad una riflessione di speranza realistica con cui andare incontro al nuovo anno.
La vita è bella
Pure per me la vita è bella,
anche se mi muovo grazie ad una rotella.
Quando apro gli occhi di ogni nuovo giorno,
ringrazio Iddio per tutto ciò che ho intorno:
mia madre, mio padre, mia sorella,
tutto mi dice che la vita è bella.
E’ vero non posso camminare,
ma sento forte la gioia di amare.
Guardo il cielo, la pioggia, il vento…
Ciò mi basta e mi accontento.
Quando a sera mia madre, stanca,
mi mette a letto col sorriso,
mi sembra proprio di toccare il Paradiso.
E in silenzio mi rivolgo a Dio
Per dirgli: ”Grazie d’esserci anch’io”.