Sabato 12 al centro di Roma non si circolava,il traffico era in tilt a causa della folla che si era riversata davanti al Quirinale . Ora che il professore ha avuto l’incarico di formare un nuovo governo “tecnico” molti in Europa lo considerano come “una ventata fresca” di cui si aveva urgente bisogno.Christine Lagarde numero uno del Fondo monetario internazionale vede in lui un possibile ritorno alla stabilità per il nostro Paese , ma c’è chi ha deciso di non starci come la Lega mentre Antonio Di Pietro ha deciso all’ultimo minuto di appoggiare il governo Monti senza troppi entusiasmi. Le aspettative nei confronti di Monti sono enormi. Dall’uomo che ha tenuto testa a Bill Gates ci si aspetta molto.La “forza tranquilla” che emana dal suo distinto portamento lo aiuterà di certo a portare a compimento le riforme di cui il nostro Paese ha assoluta necessità.
Come più volte affermato da lui stesso,le riforme si fanno con il consenso delle diverse parti politiche , ma ognuna di esse deve saper rinunciare ai propri interessi . Per il centro-sinistra la posta in gioco è il sistema previdenziale,per il centro destra è l’impostazione corporativistica. Finchè ogni partito penserà solamente ai propri interessi le riforme resteranno solo sulla carta, gli italiani sono stanchi di sentire la stessa litania sulle riforme da fare che poi non si fanno mai.
Ora entra in gioco il governo dei tecnici che per la sua natura non politica è capace di andare oltre i particolarismi perché non li deve rappresentare,ma da solo un governo non può approvare le leggi, ecco perché il consenso politico di gran parte dell’arco parlamentare è elemento essenziale.
Fatte le riforme e “calmati” i partiti, questi si presenteranno alla loro campagna elettorale più forti di prima, è qui che la vecchia politica potrebbe irrobustirsi come un virus dopo una forte cura con antibiotici e tornare alla carica, toccherà quindi ai cittadini valutare quale “rimedio” scegliere per rimettere in moto la macchina Italia.