Sono rimasto molto colpito dalla violenza di un attacco, quasi di carattere personale, sferrato all'attuale Sindaco proprio nel momento in cui l'Amministrazione ha conseguito due risultati molto importanti per noi disabili. Quello relativo alla riqualificazione dell'asse centrale di Monticelli, in primis, e l'adeguamento delle fermate bus della linea 1 che conduce all'Ospedale, in secondo luogo. Si tratta di progetti sollecitati e condivisi tra le associazioni, la consulta e l'Amministrazione Comunale. Allora: per quale motivo Pizi attacca proprio quando il Comune comincia a fare qualcosa di buono? La risposta è semplice: siamo di fronte alle solite e inconcludenti polemiche partitiche che nulla hanno a che vedere con l'interesse reale della gente. A ben vedere infatti, la cosa più grave è che Pizi - per motivi politici - strumentalizza la sua stessa disabilitá. Accecato dal livore polemico, infatti, Il segretario del PD ascolano non si è neppure accorto che il suo sproloquio minaccia e compromette quella cultura dell'accessibilità per la quale ci stiamo impegnando da sempre.
È lo "sparare nel mucchio" di Pizi che alza ulteriori barriere, stavolta di carattere psicologico e culturale, nella nostra comunitá rispetto ad un problema che richiede, al contrario, collaborazione e logiche condivise. Il cinismo di Pizi, poi, è tanto più ingiustificato si considera che il problema delle barriere architettoniche ad Ascoli Piceno è presente , come in altre città, da decenni, durante i quali si è fatto poco o nulla, anche a causa della sua struttura medievale che rende l'intervento difficoltoso o impossibile.
Proprio nel momento in cui prende l'avvio un importante progetto che in tutte le sue parti, per l'asse centrale come per i 27 alloggi di edilizia convenzionata, tiene conto del criterio dell'accessibilità, viene colpevolizzata l'Amministrazione che dopo soli due anni dal suo insediamento, lo ha portato a compimento. Abbattere tutte, dico tutte, le barriere architettoniche nella nostra città avrebbe bisogno di milioni di euro, cosa che in un momento di crisi come quello attuale è impensabile. Perché nei decenni precedenti quando c'erano le risorse le varie amministrazioni non hanno
investito in questo tipo di opere pubbliche? Non è stato fatto perché esisteva lo stereotipo che i disabili dovevano rimanere chiusi dentro casa e invece i cittadini chiedevano altro, nuove case, asfaltatature in strada sperdute,case,
impianti sportivi, tutti rigorosamente realizzati con le barriere architettoniche. Uffici postali, banche, comune, provincia, uffici scolastici, urp, ospedali, e naturalmente tutti gli edifici storici, compreso l'ufficio di certificazioni dell'invalidità sito in Via Buonaccorsi, che ha un gradino all'entrata sono stati realizzati con le barriere, e allora lo colpa è del Sindaco attuale? Capisco che forse Pizi si sta preparando per candidarsi alle prossime elezioni, però è troppo evidente la strumentalizzazione a fini politici di questo articolo. Naturalmente questo del contratto di quartiere di Monticelli, è un piccolo passo verso l'abbattimento di tutte le barriere architettoniche. Personalmente ho presentato un progetto chiamato “Un quartiere per tutti” che è stato presentato alla cittadinanza e in varie sedi istituzionali, e che è al vaglio di questa amministrazione. Sono convinto, infatti, che la disabilitá debba sostenere con le armi della proposta i suoi diritti, quelle della polemica sono inutili e inutilmente offensive.