Turchia, un Paese sospeso tra Europa ed Asia

Turchia, un Paese sospeso tra Europa ed Asia

E' divenuta oggi un «cavalcavia» tra l’occidente e l’oriente

Ricordiamo anche l’alleanza franco-ottomana del 1536  contro i russi, il ruolo degli ottomani nell’indipendenza dei Paesi Bassi. Più recentemente  è stato proprio grazie alla Turchia che la Francia ha potuto negoziare con la Germania l’associazione alla CEE delle sue ex colonie  africane e del Madagascar nel 1963.
La Turchia è divenuta oggi un “cavalcavia” tra l’occidente e l’oriente.
Dalla nascita dello stato turco nel 1923 è divenuta oggi un ponte dove impera la modernità e la laicità: ”La Turchia ha la testa in Europa e i piedi in Asia”così l’ha definita l’ambasciatore turco in Italia Hakki Akil in una recente intervista. E di  Turchia,  se ne è discusso  in maniera approfondita presso Lo Spazio Europa della Commissione Europea  nella presentazione del libro “La Turchia bussa alla porta” scritto da Carlo Marsili  nostro ambasciatore in questo Paese dal 2004 fino allo scorso anno.
Introdotto da Thierry Vissol Consigliere Speciale per i Media&Communication della Commissione, che ha fatto gli onori di casa, sono intervenuti Dimitri Deliolanes corrispondente in Italia della Tv greca, il consigliere dell’ambasciata turca in Italia Ilker Kilic, il prof Riccardo Perissich della rivista Aspenia. Nel volume di 275 pagine,Marsili parla della condizione femminile, delle contraddizioni dell’islamismo moderato, della lotta per la libertà di stampa, del ruolo dell’esercito,della politica interna ed estera, come i turchi vedono gli europei,all’elevato sviluppo economico.
E’ stato ricordato  che la Turchia con gli oltre settanta milioni di abitanti e con una età media di 35 anni è la 17^ potenza economica mondiale e proprio per questo  membro del G20. Il 50% del commercio estero turco avviene con l’Unione Europea e l’Italia è tra i primi partner economici.
Lo scorso anno la crescita economica della Turchia è stata la più elevata al mondo e pari all’8,9% subito dopo quella della Cina.
Il Prof.Vissol ha precisato che le negoziazioni per l’adesione della Turchia all’Unione Europea sono iniziate nel 2005 ed al momento solamente 13 su 33 capitoli di negoziazione sono stati aperti.
“L’ultimo rapporto della Commissione del novembre 2010-ha detto Vissol- premia la Turchia per numerose azioni positive, particolarmente nel campo economico e politico,ma la Commissione ritiene che ci sia ancora molto da fare specialmente sul fronte legislativo e nel campo dei diritti fondamentali, della libertà di stampa e di espressione, dei vincoli imposti alle religioni non musulmane. La questione di Cipro rimane però una cicatrice ed un ostacolo pesante al proseguimento delle negoziazioni”.
L’ambasciatore Marsili ci ha confermato che i cristiani possono recarsi nelle Chiese cattoliche esistenti senza timore e che la presenza italiana  sul territorio della mezza luna è notevole  spiegando, infine, che una Unione Europea senza la Turchia sarebbe destinata, rispetto a nazioni come Cina India e Stati Uniti, ad un ruolo assolutamente secondario.

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