La sanità ascolana è terra di conquista

La sanità ascolana è terra di conquista

Tralasciamo per oggi il problema CUP Regionale poiché già oggetto di vari articoli e di tristissime esperienze subite da chi ha dovuto far ricorso  a questo nuovo sistema per prenotare visite e/o esami, sperando che le assicurazioni rilasciate dal Responsabile della Salute Dr. Ruta tengano presente anche il nuovo piano nazionale per le liste d’attesa ove si prevede sinergia tra CUP Nazionale e sistemi di prenotazioni regionali: proprio in riferimento a tale collegamento si dovrà opportunamente verificare se gli 11 milioni di euro spesi per il programma adottato per il CUP regionale dialogherà con quello in essere a livello Nazionale.
Ma ora dedichiamo un po’ di attenzione sul come vorremmo funzionasse il nostro ospedale, sì proprio il nostro ospedale, quello a cui sfortunatamente noi dobbiamo fare ricorso nei momenti in cui la nostra salute lo richiede e non quello che viene lasciato gestire dai politici locali al  Governo Regionale senza far valere quei sacrosanti diritti che la stessa Costituzione prevede.
Cominciamo con l’esaminare quello che la Giunta Regionale passata aveva previsto in merito al problema della costituenda Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Sud e che oggi qualcuno chiede irresponsabilmente, nella più assoluta ignoranza, rinnegando quanto già deliberato dalla precedente Giunta, che poi non è mai stato di fatto concretizzato.
Non dimenticate che lo stesso Governatore Spacca condivideva il progetto “Azienda Ospedaliera Marche Sud” durante la compagna elettorale, ma ora che la medesima campagna è terminata, come intende procedere? Per noi poter avere un’Azienda Ospedaliera significherebbe finalmente poter decidere come gestire la nostra salute, avere un bilancio proprio, non regalare più ad Ancona parte delle ns. risorse economiche, decidere quali specialità sviluppare o crearne di nuove, con quali Medici, con quali Specialisti, che tipo d’assistenza sviluppare sul territorio, come curare gli anziani, i disabili, come gestire il personale dipendente, come tutelarlo, come e cosa fare per meglio assistere i ricoverati ecc…. In una parola avere una sanità a misura di cittadino.
E’ ancora possibile lasciare che gli altri decidano per noi ? Che ci sia qualcuno che assuma decisioni è cosa indiscutibile ma quelle stesse decisioni debbono essere assunte dopo aver concertato con chi deve essere gestito, dopo aver individuato insieme al “territorio tutto” i problemi da affrontare e come risolverli.
Persistere a sopportare le imposizioni, ultimo esempio, la nomina a Direttore della Zona Territoriale 13 del Dr. Rinaldi, imposto ignorando la Conferenza dei Sindaci, espressione massima di noi cittadini, non è più accettabile.
Se non interverranno i politici locali a partire dai Sindaci, ebbene lo faremo noi avvicinando le popolazioni per informarle sulla grave situazione in cui versa il nostro ospedale.
Come se non bastasse, oggi dobbiamo ascoltare le dichiarazioni del Vice Presidente della Giunta Regionale Petrini che si oppone alla costituzione della “Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Sud”.
Ma ora la prima cosa urgente che si rende assolutamente necessaria è un nuovo Direttore Generale il quale sia  in grado di portare a termine ciò che dai tempi del Commissario Del Moro si era deciso di fare e che già era stato deliberato e condiviso dalla ASUR, approvato dalla Giunta Regionale che aveva espresso pare favorevole circa la congruità tecnica ed economica per il progetto “Pet mobile”. A tale proposito cosa alquanto strana è che la gara è stata bloccata proprio dal Direttore Generale Dr. Ciccarelli, lo stesso che oggi dice di volerla realizzare entro due mesi. Altri progetti già avviati e da portare a termine sono la Tac tridimensionale, il trasferimento alla ex GIL di parte dei Servizi tra cui il Dipartimento di Prevenzione, attualmente ubicato presso il complesso delle Suore, per il quale si pagano inspiegabilmente migliaglia di euro l’anno. Questa non può sicuramente essere definita una gestione oculata della Sanità Marchigiana.
E come se non bastasse oggi si mormora che avendo la necessità di un Direttore autorevole, capace, che garantisca continuità, come affermarono Ruta e Ceccarelli alla Conferenza dei Sindaci, ignorando la loro proposta  e proponendo il  Dr. Rinaldi come Direttore al quale non era stato rinnovato il contratto a Pesaro e che dopo appena tre mesi decide di andarsene a Ferrara, oggi si mormora del probabile ritorno del Dr. Marabini, sì lo stesso che fu nominato Direttore 1.1.2006 e si dimise il 31.1.2007 dopo appena 13 mesi per andare al Careggio di Firenze, che non avendo avuto il rinnovo del contratto come Direttore, appare giusto che torni da noi, “terra di conquista”.