La Grecia evita la bancarotta grazie allo stanziamento di 1.000 miliardi di euro dell'Unione Europea a patto di lacrime e sangue dei suoi cittadini che scendono in piazza a protestare, a scontrarsi con la polizia, a morire in tre casi.
Il nostro giornale con Progresso Internazionale, il nostro settore economico, cercherà di rendere più vicina al locale, alle città marchigiane e abruzzesi che però non sono anch'esse europee, una spiegazione tecnica e politica su ciò che sta avvenendo nel sistema globalizzato dell'economia che ha riflessi quotidiani sulla vita di ognuno di noi fin nel più piccolo paesino dei Sibillini, nell'entroterra anconetano o maceratese e pesarese.
Abbiamo iniziato con la prima parte dell'intervista fatta da Umberto Pascali a Webster Tarpley e continueremo a fornirvi un dibattito che possa restituirvi un'immagine il più possibile comprensibile delle logiche che la globalizzazione, per alcuni positiva, per altri negativa, sta significando nelle nostre vite.
Intanto facciamo presente che si sta ripetendo la speculazione che ha portato non più tardi della scorsa estate il prezzo del barile di petrolio a 150 euro con il diretto riflesso del costo dei carburanti per ognuno di noi. Costi che paghiamo due volte quando vanno ad incidere sui trasporti delle merci.
Dunque paghiamo per lavorare e andare in vacanza con le nostre famiglie, paghiamo una seconda volta quando consumiamo prodotti alimentari, utenze energetiche e o telefoniche, prodotti di genere vario.