Canzian sarebbe debole ma allora perché questa guerra nei suoi confronti?
Dalla sua parte intanto è abituato a fare diagnosi per stabilire come curare poi un paziente e risolvergli i problemi di salute, problemi essenziali, di vita.
Quindi Canzian avrebbe già a disposizione un ottimo metodo scientifico per creare ottimi presupposti per valutare e risolvere i tanti problemi cittadini.
E questo suo approccio professionale, che consiste nell'anamnesi del paziente, cioè un colloquio con lo stesso per conoscere quali problemi abbia avuto in passato o nei giorni precedenti un malore, lo sta applicando con i cittadini per conoscere le esigenze degne di far parte del programma elettorale. Un parlamentare come Ciccanti dopo quarantanni in politica dubitiamo che abbia azzeccato diagnosi per cambiare Ascoli e la qualità di vita degli ascolani, ha certamente cambiato la consistenza economica del suo portamonete.
L'on. Amedeo Ciccanti è alla frutta. Molti rumors tra centrodestra e centrosinistra lo danno in forte difficoltà per formare una lista di candidati alle comunali. Così cerca di far restare tali le acque rese torbide dalla mozione di sfiducia contro l'ex sindaco Celani. Un sistema per confondere e non far capire il gioco.
Con la vittoria alle primarie del Pd di Antonio Canzian il “piano di rinascita” del parlamentare dell'Udc, studiato a tavolino con il collega del Pd Luciano Agostini, è finito su di una sgusciante, grande buccia di banana che rischia di portare i due compari a sbattere contro la cima del Vettore al pari di un 'tappeto' volante senza più governo.
Sulla scacchiera ad Amedeo “volpe” Ciccanti stanno per finire le pedine. Plaude come buon candidato Gibellieri, dice che ha raccolto in pochissimo tempo migliaia di firme e questi che fa dopo appena un mesetto di chiacchiere e distintivo? Abbandona la “volpe” e si schiera con il centrodestra. Colpito. Amedeo “volpe” Ciccanti allora abbraccia il Map (i tre sindaci) e questi manco a dirlo se la svignano senza tanti complimenti dall'abbraccio mortale del pluripensionato parlamentare ( percepirà sui 25 mila euro al mese di pensione l'uomo del cambiamento ascolano?), ex consigliere regionale, ex sindaco, ex assessore e dirigente provinciale in aspettativa.
Plaude pure a “Micio” Regnicoli dell'Alveare. Plaude tutti Amedeo “volpe” Ciccanti purché indeboliscano Antonio Canzian. Eppure diceva che il medico ascolano del Pd non rappresentava un problema politico, sarebbe stato spazzato via. Lo stato dell'arte, nonostante gli sforzi di due, ben due, parlamentari con truppe cammellate ormai stremate e sgonfie, è che Antonio Canzian vola su sondaggi di buona fattura che lo danno in testa su Guido Castelli che è a sua volta in testa sullo steso Ciccanti. Ciccanti è alla frutta e non fa che rimestare nella pozzanghera nella quale si è cacciato, spinto dalla disperazione dell'abbandono di serbatoi di voti come quelli di Luigi Lattanzi e Cesare Celani.
E più rimesta nella pozzanghera e meno ottiene risultati, ormai tutti, o almeno quasi tutti, lo evitano per non esser contagiati dalla sindrome di 'anemia' di consenso che lo attanaglia. Dicevamo quasi tutti lo abbandonano tranne degli irriducibili.
Quelli che l'indomani del risultato delle primarie avevano detto di essere a “disposizione del candidato sindaco senza nulla a pretendere”. Sono i fedelissimi. Quelli che hanno occhiali da sole troppo scuri per vedere la cima della montagna contro la quale il giochino di Amedeo “volpe” Ciccanti e Luciano “Darwin” Agostini li sta portando.