partecipazione del ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. La presenza dell'esponente del governo era stata anche resa nota direttamente sul sito della direzione scolastica, nel programma dove si può chiaramente leggere l'appuntamento fissato per le 16.10 del 16 dicembre.
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In realtà ci era sorto più di un dubbio. Ieri pomeriggio abbiamo chiamato la direzione scolastica. Al telefono ci hanno risposto che la presenza del ministro ancora non era confermata e se ne sarebbe saputo di più stamattina. In mattinata una nuova telefonata con la direzione ci conferma invece la visita della Gelmini sostenendo che «da Roma non era arrivato nessun cambio di programma». E così alle 16 puntuali ci siamo recati in via dei Narcisi, dove si trova la scuola.
Ad attendere l'arrivo del ministro giornalisti, fotografi, un manipolo di ragazzi con bandiere, megafono e striscioni di protesta. All'interno dell'istituto si dà il via alla cerimonia. E il ministro? Della Gelmini neanche l'ombra. Ma ecco all'improvviso il collegamento che non t'aspetti: la Gelmini in videoconferenza appare in sala tra gli applausi degli astanti.
«Ma come, non doveva arrivare il ministro?» Chiediamo alla signora deputata all'ingresso dell'edificio. Nessuna risposta. Intanto fuori dalla scuola la comincia a piovere e si fa largo la notizia del mancato arrivo del ministro. Cosa sarà successo? Perché il ministro non è venuto? Vuoi vedere che è stata tutta un'operazione meramente pubblicitaria? Qualcuno alla direzione didattica si giustifica sostenendo che l'assenza sia forse dovuta a motivi di sicurezza, aggiungendo che la Digos potrebbe essere stata contraria all'arrivo della Gelmini in città. In effetti, a pensarci bene, una quindicina di ragazzi armati di bandiere e cartelli facevano davvero paura.