/Violenza sulle donne, in Europa 50 milioni di vittime
Violenza sulle donne, in Europa 50 milioni di vittime
la Casa Internazionale delle Donne. Promossa da Clara Albani, direttrice dell’Ufficio di informazione per l’Italia del Parlamento europeo, in occasione della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, ha veduto la partecipazione di Pia Locatelli, capo delegazione all’europarlamento del PSE e presidente dell’internazionale socialista, Roberta Angelilli eurodeputata del gruppo Unione per l’Europa delle nazioni e della neo eurodeputata Elisabetta Gardini che da maggio scorso ha sostituito a Strasburgo il prof. Renato Brunetta nominato Ministro per la Funzione Pubblica nell’attuale governo.
Persone appartenenti a partiti spesso contrapposti ma unite nel cercare una risposta comune al problema, con iniziative legislative per tutelare maggiormente il “sesso debole”. Per la Albani il parlamento europeo ha promosso iniziative misure e regolamenti per migliorare le attività delle donne ma è la non discriminazione sul posto di lavoro e sulle retribuzioni la grande sfida che il parlamento europeo deve sostenere.
La Angelilli ha invece rivelato che la violenza sulle donne, secondo stime, ha un costo sociale di 33 milioni di euro, e che il Consiglio d’Europa vuole regolamentare con aiuti concreti le donne vittime di violenza, ed intende far riconoscere legislativamente dai vari Stati come aggravante la violenza perpetrata da un partner, o da un marito o dal fidanzato.
“Il 90% delle violenze si consumano in ambiente domestico – ha proseguito – e molte di coloro che hanno subito molestie o ricatti sessuali, non si rendono conto che il fatto di cui sono state vittime è reato e deve essere perseguito”.
Secondo la Gardini, la valutazione di 1/4 delle donne vittime di violenze è sottostimata; “la donna è prima di tutto una persona,a livello europeo tutte noi dobbiamo farci sentire affinchè la figura femminile sia trattata con rispetto.”
“Si è creduto,- ha continuato la Gardini – che negli anni 80 finalmente le donne avessero raggiunto la parità con gli uomini ma è stata una breve illusione perché ora si è tornati indietro.Bisogna riprendere le fila, riconoscere gli errori fatti e rimettersi in pista, dobbiamo recuperare il GAP che ci divide dalle donne del nord europa” ha concluso.
Pia Locatelli ha citato il caso italiano. Dieci milioni sono le donne che nel nostro paese hanno subito violenze sessuali e fisiche; 900 mila i ricatti sessuali che avvengono sul posto di lavoro, 500 mila gli stupri o tentati stupri. Le molestie fisiche sessuali avvengono solitamente per la strada, sui mezzi di trasporto pubblico, nei pub o discoteche.
Gli stupri o tentati stupri avvengono ad opera di familiari; in genere si tratta di amici (24%), conoscenti (13%), fidanzati o ex fidanzati (17,4%), mariti o ex mariti (21%).
“Spesso questa violenza – ha precisato l’on.Locatelli – è ripetuta e le donne non se la sentono di denunciarla perché hanno paura di essere giudicate male o per vergogna o mancanza di fiducia nelle forze dell’ordine.”
Riguardo la rappresentanza al Parlamento europeo la Locatelli ha detto che ben il 77% degli eletti sono maschi. “Mi auguro – ha affermato - che nelle prossime elezioni europee del 2009 vi sia una maggioranza di donne almeno al 50% come anche auspicato dalla commissaria europea per le Relazioni Istituzionali e la Strategia di Comunicazione Margot Wallstrom, solo così – ha proseguito la Locatelli – potremo attuare strategie contro le violazioni dei diritti non solo delle donne ma anche dei minori e degli anziani vulnerabili”.
Al momento, a Bruxelles si sta lavorando per rendere le elezioni europee più interessanti al pubblico e per aumentare l’affluenza alle urne nei 27 Paesi. In Italia le elezioni per eleggere i 73 deputati al Parlamento Europeo, si potrebbero tenere il 7 giugno 2009 in conconcomitanza con le provinciali e le amministrative, se si deciderà di attuare l’election day come in occasione delle elezioni del 2008.