L’area è in stato di totale abbandono, è uno scempio non tollerabile. «La situazione è gravissima – denuncia Paolo Prezzavento, vicepresidente Legambiente Ascoli – i cittadini gettano dai finestrini delle auto i rifiuti e la spazzatura, il Comune dovrebbe sanzionare tali violazioni». Risale a 4 anni fa l'ultima opera di sistemazione della zona. Legambiente si dichiara disponibile a ripulire l’area: «Da parte nostra – prosegue Prezzavento – abbiamo la volontà di farlo, ma il Comune ci negherà sicuramente l’autorizzazione, come del resto ha già fatto in merito alla nostra
precedente richiesta in riferimento al torrente Castellano, adducendo rischi per la sicurezza. In realtà i nostri volontari, come accade ad esempio in occasione delle giornate di Puliamo il mondo, sono assicurati e il Comune non avrebbe alcuna responsabilità».
E allora qual è la reale motivazione? «E’ tutto un pretesto – ribatte Prezzavento – non ci danno l’autorizzazione solo per dispetto, sono peggio dei bambini».
Addentrandoci tra cumuli di spazzatura scopriamo anche un’antica vasca di origine romana ed una galleria che pare conduca al convento dell’Annunziata. I rifiuti, la terra ed una bicicletta ostruiscono il passaggio. «E’ una zona di importante valore storico – commenta Prezzavento – addirittura qui vicino ci sarebbero le cisterne dell’antico acquedotto urbano. L’area è da valorizzare, invece il Comune ha intenzione di realizzare una ventina di parcheggi a spina di pesce, con un progetto di
scavi e macchine
“movimento terra” che ci preoccupa, poiché potrebbe rovinare l’intera area archeologica».
Una curiosità: tra le buste dei rifiuti è saltata fuori anche una con il marchio Ascoli servizi comunali, la società incaricata della raccolta in città: «Penso che qualcuno abbia preso la busta da qualche parte – dice Prezzavento - non voglio credere che gli operai della società abbiano gettato la spazzatura qui». Sarebbe davvero il colmo.