Abbiamo vissuto una primavera di Praga

Abbiamo vissuto una primavera di Praga

«All'esito della sentenza di primo grado, accolta con estrema freddezza dal sindaco, il comune di Ascoli Piceno era creditore di 500.000 più Iva nei confronti della Saba, per i canoni pregressi sugli stalli a raso fatti salvi dalla sentenza di primo grado. In più aveva ottenuto la restituzione di circa 1363 stalli i quali, anziché rimanere alla Saba, come da convenzione, avrebbero potuto essere, opportunamente rimodulati e ricollocati, messi all'asta nell'interesse dei cittadini e non della Saba.
Il valore di mercato del canone per i predetti posti può essere quantificato in circa 750.00 euro più Iva all'anno. Se per caso avesse vinto la Saba, certamente il canone di locazione sarebbe stato un utile per il Comune.
Se per caso avesse vinto la gara una ditta ascolana anziché straniera, evidentemente il vantaggio sarebbe stato doppio, poiché l'utile sarebbe stato investito sul territorio con evidenti ricadute benefiche.
All'esito della sentenza del Consiglio di Stato, tutto questo è andato perso e rimane in vigore il piano economico predisposto dalla Saba, come approvato dal Consiglio comunale, la quale ha condizionato l'acquisto della "Parcheggi azzurri" alla approvazione del quadro economico.
Come sappiamo, per opinione di tutti (alludo ai consiglieri di maggioranza e di opposizione), tale quadro economico non porterà mai un utile al Comune di Ascoli, a meno che non si realizzino le condizioni di equilibrio degli incassi utili per il gestore, che corrispondono ad una cifra irrealistica.
Nella convezione predetta ogni clausola di variazione è stata concepita a vantaggio della Saba, la quale sinora, oltre ad aver incassato tutte le somme della sosta, ha incassato a percentuale anche i proventi delle multe. Tra l'altro non mi risulta che abbia corrisposto alcun canone anche perché la convezione attualmente è inattuata.
E qui siamo alle peggiori notizie: oltre a ripristinare le macchinette "mangia soldi" esisitenti insieme alle strisce blu venute meno all'esito della sentenza di primo grado (750 posti circa), il Comune di Ascoli Piceno dovrà completare l'assegnazione di altri 750 stalli circa.
Quindi i cittadini ascolani torneranno a finanziare la Saba non solo sulle zone blu che sono state dismesse (Via Piave, Viale Vellei, Via Trebbiani, Via Colombo, Carmine, Stazione Viale de Gasperi, Via Terme), ma dovranno essere attuate le strisce blu anche sulle zone ancora mancanti (Viale Benedetto Croce, porta Romana, Campo Parignano, zona Mulini e parzialmente p.ta Cappuccina).
In questa situazione il nostro sindaco ha ritenuto di dover festeggiare la vittoria della Saba e del Comune. Che la Saba abbia vinto non v'è dubbio; ho qualche dubbio che il Comune abbia vinto.
Ah dimenticavo...il tutto per una durata di 37 anni. Io credo che solo un genio abbia potuto festeggiare una vittoria del genere. Ma i suoi assessori cosa pensano.
Cosa pensa Natali che ha lavorato alacremente ad un nuovo Piano sosta e che ora deve ricominciare daccapo?
Cosa pensano a Porta Cappuccina?
Cosa pensa l'assessore al turismo?
Cosa pensa l'assessore al bilancio che perso 1.000.000 di Euro all'anno?
Cosa pensano i commercianti che sono circondati da posti a pagamento?
Cosa pensano i residenti che ovviamente non troveranno posto perché i numeri sono quelli che sono?
Mi auguro che, ogni volta che un cittadino metta un euro nelle gettoniere della Saba, ripensi al sindaco Celani quale istitutore della "tassa Saba", che in questo contesto economico ovviamente è ben accetta.
Ho incontrato alcuni elettori di centro destra che mi hanno confidato che non vedono l'ora di tornare a rimpinguare le casse della Saba, in quanto quelle "macchinette mangiasoldi" chiuse davano nostalgia.
Che dire...in conclusione è stata una bella avventura.
Ricordo che in via dino Angelini ho ricevuto applausi dei commercianti i quali avevano appeso il dispositivo della sentenza di primo grado sopra la macchinetta Saba. Un mio vicino di casa, per un mese, mi ha salutato non dicendo "buongiorno" ma "libertà".
Abbiamo vissuto una primavera di Praga davvero.
Quando scadrà la convezione con la Saba spero di esserci ancora.
Mio figlio che ha sei anni, ne avrà quarantadue.
Forse sarò nonno.
Complimenti ancora per la bella vittoria Sindaco. Spero di cuore che anche lei possa sopravvivere al suo contratto perché sarà quasi centenario. A proposito io sono pronto a riprendere il tapiro che a suo tempo ho consegnato al sindaco. Adesso lo passo alla città di Ascoli».