«La cosa pubblica va gestita sapendo che è cosa di tutti e va guidata dalle persone migliori»
stanno lavorando duramente affinché l'acqua ritorni nei nostri rubinetti. Mi piacerebbe però segnalare un punto di vista che dovrebbe essere ovvio, ma ovvio non è. Le aziende private (spesso a capitale pubblico) che si occupano degli elementi necessari alla nostra vita civile, acqua, gas, luce, immondizia, gestione economica del territorio etc etc, sono amministrate nella stragrande maggioranza da personale di nomina politica. Destra, centro e sinistra negli ultimi decenni hanno da sempre scelto gli amministratori della cosa pubblica non in base alla effettiva competenza, ma alla stretta appartenenza politica. Lo hanno fatto tutti. Il danno più grave inferto alla comunità ed all'economia è ancora più grave (se possibile) della mancanza di acqua di cui stiamo soffrendo. Lo stiamo facendo al nostro futuro, ogni volta che scegliamo gli amministratori delle nostre aziende (cosa pubblica!!) senza badare al merito ed alle competenze, ma soltanto per favoritismi politici. Questo è il cancro che attanaglia l'Italia e la nostra provincia da sempre. In questo momento in cui tutti chiediamo uno sforzo migliorativo alla classe dirigente, bisogna dire BASTA a questa mala usanza, BASTA ai favoritismi quando si tratta di spendere soldi della comunità per avere servizi e tariffe non all’altezza di un paese sviluppato. Siamo tutti colpevoli, quelli che prendono queste scellerate decisioni e quelli che li appoggiano e votano nei momenti in cui siamo chiamati alle urne. La cosa pubblica va gestita sapendo che è cosa di tutti, e va guidata dalle persone migliori a disposizione, al di là del colore della propria tessera. Solo così si risponde all'antipolitica ed al rigetto crescente nei confronti di chi ci guida nelle istituzioni».