Vitali, giù le tasse e costi della Pubblica amministrazione

Vitali, giù le tasse e costi della Pubblica amministrazione

Necessario abbandonare il concetto di "costi storici" e introdurre quello di "costi standard".

«Protagoniste di questa forte ripresa - dichiara Vitali - sono le imprese, che con impegno, senso di responsabilità e capacità sono riuscite a competere sui mercati internazionali vincendo le sfide quotidiane. Sono le stesse imprese che chiedono al Governo centrale e regionale, di essere accompagnate, non ostacolate, di essere considerate come avviene nel resto del mondo produttrici di ricchezza e quindi artefici di sviluppo economico e sociale». Secondo il presidente degli industriali marchigiani, agli imprenditori «il coraggio di investire non manca, ma con un prelievo fiscale che grava per oltre il 70% e in alcuni casi supera il 100% del reddito lordo per quelle imprese con bassa redditività ed elevata manodopera, resta poco da investire». Ridurre il prelievo fiscale, e far funzionare meglio la pubblica amministrazione è la ricetta: «Cosa fa poi lo Stato - si chiede Vitali - dell'enorme gettito che preleva ai cittadini operosi?». Senza contare che la spesa corrente supera il 50% del Pil, un'anomalia che va corretta il prima possibile» afferma. Così come deve essere fatta funzionare meglio la struttura che gestisce queste risorse, cioé la pubblica amministrazione: «Se la Pa lavorasse meglio e costasse meno, potrebbero liberarsi tantissime risorse che consentirebbero l'attenuazione della pressione fiscale sulle imprese e sui lavoratori». Per cominciare, conclude Vitali, si dovrebbe abbandonare il concetto di "costi storici" e introdurre quello di "costi standard".  www.picusonline.it/scheda.php?id=9855