In grande evidenza l'export e il basso tasso di disoccupazione
«Oggi Confindustria associa circa 600 imprese: sono convinto che ci siano i margini per poter crescere». L'economia della provincia di Pesaro Urbino "cresce e produce" come confermano l'andamento del Pil (+7% dal 2003 al 2005), la crescita dell'export (+22,4% nel primo trimestre 2007), il tasso di disoccupazione (3,7%, uno dei più bassi in Italia). E' il quadro delineato dal presidente di Confindustria Pesaro Urbino Andrea Ugolini, a 60 giorni dal suo insediamento. «Il nostro sistema industriale - ha fatto notare - corre più della media del Paese ed una ricerca della Facoltà di Sociologia di Urbino ci riferisce che cittadini ed imprenditori concordano sul fatto che le imprese sono una risorsa di valore per la comunità locale». L'associazione punta ad aumentare il numero degli iscritti. Il presidente ha sollecitato un accordo tra le associazioni di categoria sui grandi temi per poi presentarsi alle istituzioni con una soluzione condivisa. E a livello locale, si è detto favorevole alla realizzazione del secondo casello a Pesaro, mentre sul Samp «non si possono obbligare gli imprenditori associati verso Pesaro o verso Rimini. Stiamo comunque valutando le due proposte - ha detto Ugolini - a noi interessa tutelare le nostre imprese. Certo è che il futuro del quartiere fieristico, con un Samp debole, perderebbe di segnificato. In generale la carenza di infrastrutture e di logistica, riferendosi anche ai porti di Pesaro e Fano, rischia di frenare lo sviluppo di questa provincia».