Il marchio possibile anche per aziende che operano fuori dall'edilizia
Con queste parole, Bruno Bucciarelli presidente di Restart, presenta “Verdepicchio: qualità della vita, innovazione e benessere dell'abitare, edilizia sostenibile, obiettivi della certificazione energetica”. Da diversi anni Restart assiste nelle diverse realtà territoriali nazionali ed internazionali al riuso di aree industriali dismesse. Sempre più queste aree sono caratterizzate da una situazione ambientale molto compromessa. Il progetto Verdepicchio è finalizzato alla certificazione energetica degli edifici (siano essi residenziali, commerciali, produttivi, pubblici, servizi ecc.) da effettuare secondo i requisiti previsti dal Dlgs 192/2005, così come aggiornato dal Dlgs 311/2006 e basato, dal punto di vista tecnico, sul “Protocollo Itaca per la valutazione energetica e ambientale degli edifici”.
«Da settembre prossimo promuoveremo iniziative di informazione e divulgazione per chi opera nel settore immobiliare e per le aziende – dichiara Fabrizio Luciani – al fine di prestare attenzione sin dalla progettazione iniziale dell'immobile. Inoltre, alla valutazione sarà abbinata una certificazione di enti di parte terza, diversi da coloro che hanno parte in gioco».
Il progetto vuole contribuire a diffondere e sviluppare cultura dell'efficienza energetica, cultura dell'edilizia sostenibile, qualificazione del mercato edilizio privilegiando tecniche di risparmio energetico e bioclimatiche. La Restart si avvarrà di un comitato tecnico-scientifico, composto esclusivamente da “menti locali” che riconoscerà dal luglio 2007 il labelling Verdepicchio esclusivamente a quelle tipologie edilizie di nuova costruzione equivalenti o superiori alla classe +3 della classificazione del protocollo Itaca.
«La certificazione energetica – afferma Bucciarelli – è una richiesta del consumatore oltre che un'opportunità per l'impresa. Verdepicchio riguarderà tutto il cosiddetto “operare bene”, il marchio potrà infatti esser dato anche ad aziende che lavorano fuori dal campo dell'edilizia, inoltre le aziende che restituiranno alla rete l'acqua in eccesso riceveranno un premio».