Barilla, i sindacati coinvolgono le istituzioni

Barilla, i sindacati coinvolgono le istituzioni

Il conflitto (ancora non risolto) va avanti da oltre 5 mesi

Il duro conflitto sindacale tra i lavoratori ed i vertici aziendali della Barilla G. e R. F.lli di Ascoli Piceno è riemerso, dopo i disaccordi (non risolti) del febbraio scorso culminati in vari scioperi, in maniera più marcata e con maggiore asprezza. Difatti le Rappresentanze Sindacali Unitarie interne, dopo varie assemblee coi lavoratori, hanno riavviato un programma a lungo termine di lotte che prevede un’articolazione di scioperi per tutto il periodo delle ferie estive dai primi di luglio al 9 settembre.
Le problematiche nello stabilimento ascolano relative alla riorganizzazione della forza lavoro, ad una mobilità effettuata nella quale ben 26 lavoratori hanno lasciato definitivamente la fabbrica, alle rivendicazioni salariali e professionali  dei  lavoratori (23 anni con i livelli professionali immutati su 25 anni di vita dello stabilimento), alle molteplici difficoltà in vari reparti dell’azienda, in primis in quello manutentivo; sono argomentazioni che la Barilla non intende discutere con la RSU ma che vuole attuare attraverso un’esclusione della controparte sindacale e quindi dei lavoratori.
In questi primi mesi dell’anno si sono  svolti, presso l’Associazione degli Industriali, una serie d’incontri che purtroppo non hanno evidenziato nessuna novità in merito alle divergenze presenti. Anzi, nel mese di giugno si è riaccesa la disputa per delle nuove azioni unilaterali che l’azienda ha effettuato nonostante ce ne fossero già altre irrisolte causa dei conflitti in essere.
La RSU ha tentato (invano), con il senso di responsabilità che in Barilla ha sempre contraddistinto un’affidabile rapporto nelle relazioni sindacali, tutte le strade possibili affinché si potesse risolvere la delicata situazione. E’ ovvio però che il management Barilla ha intrapreso una strada diversa da quella degli anni passati che non è più della condivisione e partecipazione nelle scelte aziendali ma è quella della sola informazione.
A questo punto, in uno stato di assoluto immobilismo nel quale nessuna delle due parti in causa non si sposta dalle rispettive posizioni, la RSU chiede di costituire un tavolo istituzionale con le strutture territoriali allo scopo di sensibilizzare quanti devono, ognuno nel corrispondente ruolo, sbrogliare quei nodi che al momento sembrano davvero difficili da scogliere.