Ieri, al tavolo delle relazioni industriali della Provincia, ha tenuto banco per l’intera giornata la vertenza relativa allo stabilimento della Saila, a Silvi, nel quale attualmente sono impiegate 64 unità. In mattinata l’azienda ha incontrato i sindacati in merito all’annunciata procedura di mobilità che interessa 27 dipendenti. Nel pomeriggio, invece, si è tenuto un incontro con le istituzioni. Ad entrambe le riunioni hanno partecipato l’amministratore delegato della Leaf – il gruppo internazionale, con sede in Italia a Cremona, che è titolare di diversi marchi tra i quali Sperlari, Dietorelle e anche Saila -, Antonio Spagnolo, e il direttore di stabilimento, Antonio Anastasio, assistiti nell’incontro con i sindacati da Luciano De Remigis e Salvatore Spadaro di Confindustria Teramo. La Rsu aziendale era invece assisitita da Paola Misuri (Cgil) e da Franco Pescara (Cisl). Efisio Pavone, componente della Rsu, rappresentava su delega la Uil. Il Servizio relazioni industriali era presente con il responsabile Paolo Rota e Pierluigi Babbicola. In merito alla procedura di mobilità, l’idea intorno alla quale si è discusso in mattinata è quella di applicare il contratto di solidarietà, che consentirebbe di evitare i licenziamenti tramite una riduzione generale dell’orario di lavoro. La conseguenza, per i dipendenti, sarebbe la perdita di una parte della retribuzione. Per evitare ciò, è emersa anche l’ipotesi di integrare i livelli salariali attraverso l’anticipo di una parte del trattamento di fine rapporto. I sindacati si sono impegnati a valutare questa proposta, che tornerà a essere discussa in una riunione in Provincia fissata per il 17 luglio. Le prospettive generali dell’azienda, invece, sono state l’oggetto dell’incontro istituzionale del pomeriggio, al quale hanno partecipato – oltre al presidente Ernino D’Agostino e all’assessore alle Attività produttive Orazio Di Marcello – anche gli onorevoli Nicola Crisci e Dante D’Elpidio, l’assessore regionale al Lavoro Fernando Fabbiani, il sindaco di Silvi Gaetano Vallescura. Si è parlato, in particolare, delle strategie del gruppo Leaf in relazione al marchio Saila. L’obiettivo della proprietà, come rimarcato nella riunione, è quello di rendere efficiente lo stabilimento di Silvi, sottoutilizzato nelle gestioni precedenti anche a causa della carenza di investimenti sul marchio.
L’amministratore delegato Spagnolo ha sottolineato che, nell’ottica di una strategia di breve periodo (da qui a un anno) si vuole tentare il rilancio del marchio attraverso forti azioni pubblicitarie e promozionali. Le istituzioni presenti hanno offerto sostegno e pieno appoggio al gruppo, ferma restando necessità di un potenziamento del sito produttivo di Silvi. “Da una parte – è il commento del presidente, Ernino D’Agostino - siamo preoccupati per i posti di lavoro a rischio, dall’altra spingiamo per il rilancio prospettato dall’azienda purché il marchio rimanga abruzzese. Nel corso della riunione la Provincia e le istituzioni hanno condiviso un obiettivo comune, quello di operare in sinergia e con il massimo impegno per salvaguardare i livelli occupazionali e mantenere la produzione nel nostro territorio”. La Saila opera a Silvi dal 1937 e, fino a pochi anni fa, impiegava un numero notevole di persone (fino a 450 dipendenti). Soltanto negli ultimi 2 anni c’è stata una riduzione del personale di circa 90 unità.