L'agitazione, in questa settimana, sarà permanente
Il motivo della diatriba era sulle strategie di lotta da mettere in atto.
il 15 giugno la Rappresentanza sindacale ha emesso un comunicato nel quale si instrada un percorso di lotta unitario a tutto campo.
Il riaccendersi dello scontro è dovuto, oltre ai temi più volte ricordati anche nei precedenti comunicati della riorganizzazione del lavoro – dei riconoscimenti professionali – dell’occupazione e precarizzazione stagionale – delle detrazioni illegittime sulle buste paga nel mese di febbraio ( mercoledì 14 nel tentativo di conciliazione le parti hanno riconfermato le loro rispettive ragioni ), all’evolversi del contesto occupazionale interno alla fabbrica dove l’azienda sta riducendo di fatto le postazioni lavorative.
Proprio la settimana scorsa infatti è avvenuta l’ennesima forzatura aziendale ( area confezioni pane ) nella quale un solo operatore è stato posizionato al controllo di 2 OPM ( complessi robot che incassano il prodotto negli scatoloni ) stravolgendo in maniera palese, oltre che gravissima, le regole contrattuali. L’azione si ripercuote in termini occupazionali, al momento sugli occupati con contratti temporanei, ed in termini di mansioni e carichi di lavoro sui lavoratori fissi.
Anche nel reparto manutenzione interno ci sono grossi disagi. Difatti in concomitanza dell’avvio delle ferie estive, e per causa anche lì di una riduzione nel numero dei componenti delle squadre d’intervento, si è generata una situazione paradossale : per usufruire di una giornata di ferie o di un qualsiasi permesso, anche se imprevisto, il lavoratore interessato deve essere sostituito, previa una “disponibilità volontaria”, da un collega a riposo. Anche in caso di assenze per malattia ci sono disagi nelle turnazioni di lavoro che vengono cambiate senza preavviso.
La RSU ha dichiarato la totale contrarietà al progetto di riorganizzazione che non prevede in nessuna maniera la condivisione e la compartecipazione dei lavoratori. Pure la richiesta di un mansionario per conoscere le rispettive mansioni è stato rifiutato dall’azienda.
Dunque, per la continua alterazione del quadro globale nel quale l’azienda muove, e rimuove, i lavoratori dalle rispettive postazioni di lavoro come fossero pedine di una scacchiera , è importantissimo mantenere la massima determinazione ribadendo ai vertici Barilla la contrarietà dei lavoratori di Ascoli.
Pertanto per le azioni che l’azienda seguita a voler realizzare disinteressandosi delle relazioni sindacali e dei lavoratori, per ricondurre la Barilla ad un confronto costruttivo e partecipativo, la RSU ha deciso di adottare strategie di lotta a tutto campo, senza più nessuna remora, a salvaguardia dei diritti sindacali.
Qualsiasi sciopero - manifestazione - protesta o rivolta che si renderà indispensabile, l’applicheremo. Condizioneremo fortemente l’andamento produttivo delle linee e/o attueremo azioni con effetti anche clamorosi.
I vertici Barilla devono sapere che i lavoratori ascolani questa volta non molleranno e che, se necessario, andranno avanti ad oltranza finché le nostre esigenze non saranno recepite.
Crediamo sia inevitabile a questo punto usare qualsiasi mezzo consentito dalla legge nella lotta sindacale, anche estremo; ne va del nostro futuro lavorativo e quello delle future generazioni.
Per quanto riguarda la comunicazione delle manifestazioni che metteremo in atto, sia nelle modalità che per il giorno, queste saranno decise di volta in volta in base alle turnazioni di lavoro, al tipo d’iniziativa pensata ed annunciate 24 ore prima.