/La Filieracorta Picena oggetto di studio ad un convegno della Fao
La Filieracorta Picena oggetto di studio ad un convegno della Fao
L'esempio della Provincia come un decisivio input per la diffusione dellagricoltura biologica
Così si legge in un rapporto della FAO presentato ieri all’apertura dei lavori della conferenza internazionale su Agricoltura organica e sicurezza alimentare in programma a Roma dal 3 al 5 maggio 2007.
E nell’ambito della tre giorni capitolina, importante è stato il riconoscimento all’Assessorato alle Attività Produttive ed Agricoltura della Provincia di Ascoli Piceno per la realizzazione del progetto “filieracorta Picena”, preso ad esempio come caso-studio utile ad evidenziare come una Amministrazione Pubblica possa dare decisivi input per la diffusione dell’agricoltura biologica e dei suoi prodotti all’interno del mercato, promovendo i cosiddetti “circuiti locali per prodotti locali” attraverso la “Filiera corta”.
Proprio nell’ambito del convegno intitolato “Organic short supply chains for local market development” (Filiera corta biologica per lo sviluppo del mercato locale), l’intervento dell’Assessore provinciale Avelio Marini dal titolo “Role of public institutions for organic local market development (Ruolo delle istituzioni pubbliche per sviluppo locale del mercato biologico)” è stato imperniato proprio nell’evidenziare le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione provinciale alla realizzazione del progetto per poi passare ad una descrizione analitica dello stesso. Una relazione accolta dalla folta platea con molto interesse, essendo questo sicuramente un caso unico in Italia, se non a livello internazionale.
“L’agricoltura biologica – ha detto l’Assessore provinciale Avelio Marini - è un modello di sviluppo sostenibile per le campagne italiane, un sistema di coltivazione innovativo che valorizza il sapere contadino, basato sui principi etici di salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali, rispetto dell’ambiente e del benessere animale, tutela della salute dei lavoratori e dei consumatori.
Con il progetto della filieracorta Picena si è voluto – ha continuato Marini – sostenere e sviluppare tali produzioni, promovendo i consumi locali e favorendo il recupero dei circuiti locali”.
Un caso particolare, se si tiene conto che a promuoverlo è stato un ente locale. Ma d’altronde, in un ottica di “amministrazioni di progetto”, con la filieracorta la Provincia di Ascoli Piceno ha messo le basi per un modus operandi che miri a porre le basi territoriali per lo sviluppo, in generale, di varie attività utili per la crescita dello stesso.
All’interno del meeting, oltre all’Assessore provinciale Marini, sono intervenuti Louise Luttikholt dell’IFOAM in qualità di moderatrice; Andrea Ferrante, presidente dell’AIAB e Vitoon Ruenglertpanyakul di GreenNet (Tailandia). Tutti gli interventi hanno sottolineato come l’agricoltura biologica faccia bene sia alla salute della terra, sia a quella dell’uomo, sotto vari punti di vista che si potranno meglio riscontrare nel rapporto FAO “Agricoltura organica e sicurezza alimentare”, rintracciabile sul sito web www.fao.org.