Il Centro ucraino di Scienza e Tecnologia, il Ministero rumeno dell’Educazione e della Ricerca, i Centri di ricerca e sviluppo della Finlandia, le Camere di Commercio di Birmingham, Istanbul, Bilbao. Sono alcune delle istituzioni internazionali con le quali la Svim – Società Sviluppo Marche ed i Centri di trasferimento tecnologico della Regione Marche, hanno gettato le basi per un futuro di collaborazioni e progetti internazionali nei settori della ricerca e dell’innovazione tecnologica. E’ questo uno dei risultati ottenuti alla Fiera di Hannover, una delle più importanti rassegne mondiali nell’ambito della innovazione tecnologica, dei prodotti e delle idee industriali, alla quale la Svim ha partecipato insieme ai Centri servizi Asteria, Cosmob, Meccano e Scam. Nel corso dei suoi sessant’anni di storia, la Fiera è riuscita ad incrementare la propria rilevanza fino a raggiungere le dimensioni attuali: 230.000 visitatori (+10% rispetto al 2006) per uno spazio fieristico che ha ospitato oltre 5 mila espositori provenienti da più di 60 Stati.
“La Fiera tedesca”, ha dichiarato l’amministratore unico della Svim Roberto Tontini, “ha rappresentato un importante momento di confronto tra il sistema marchigiano e il panorama scientifico e tecnologico internazionale. La partecipazione congiunta della Svim e dei Centri Servizi regionali ha posto le basi per progetti di ricerca e innovazione tecnologica in favore dello sviluppo della struttura produttiva regionale. Particolare attenzione è stata riservata a progettazioni congiunte con partner europei nell’ambito del VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo”.
La partecipazione alla Fiera di Hannover rientra nel Progetto europeo Ekie, che ha l’obiettivo di migliorare il sistema di ricerca e di innovazione adottato dalle piccole e medie imprese e favorire la nascita di nuove imprese tecnologiche. Un progetto finanziato dall’Unione Europea e cofinanziato dall’Italia per complessivi 1,7 milioni di euro, importante per incentivare la ricerca e lo sviluppo nelle Marche, dove, secondo l’Istat, si spende per questi settori poco meno di 200 milioni di euro, di cui quasi 100mila dalle imprese, 80mila dalle università e il resto da enti pubblici e istituzioni no profit. Alla ricerca e all’innovazione tecnologica nelle Marche si dedicano quasi 3mila persone.
“Al fine di presentare e promuovere il sistema marchigiano della ricerca e dell’innovazione tecnologica”, ha precisato Tontini, “il sistema Sviluppo Marche - Centri di Trasferimento tecnologico della Regione è stato presentato e promosso nello stand del progetto Ekie, sia attraverso un prodotto informativo congiunto, sia attraverso la proiezione di materiale audiovisivo ed ha ottenuto l’apprezzamento dei moltissimi visitatori ed esperti del settore che lo hanno considerato un modello da studiare e da esportare nelle loro realtà territoriali”.