Marche, leader dello sviluppo economico

Marche, leader dello sviluppo economico

Non mancano però, motivi di preoccupazione

Queste, in sintesi, le caratteristiche principali  delle Marche contenute nel “Rapporto sulla situazione  sociale delle Marche 2006” del Censis  presentato oggi presso la sede della Giunta regionale. “Risultati molto  soddisfacenti  – ha commentato  Giuseppe De Rita, Segretario Generale del Censis –  che fanno delle Marche  la regione  con più capacità di affrontare i processi di trasformazione sociale ed economica in atto”. Ma  guai  - ha ammonito - ad accontentarsi. “L’obiettivo  è  mantenere e consolidare le posizioni acquisite,  rafforzare il processo di internazionalizzazione,migliorare  l’innovazione e la capacità di stare dentro le nicchie produttive dell’economia regionale attraverso  la ricerca di  valore aggiunto”: obiettivi ambiziosi che  presuppongono  una comunità più attiva, non  tanto in termini di solidarietà quanto  di  offerta  di  servizi  reali. “Ma soprattutto occorre –  ha rilevato De Rita -  una  maggiore capacità di governance  basata sull’integrazione  delle due  realtà  provinciali della parte meridionale  della regione che avvertono maggiori  difficoltà  e  paura nel far  fronte ai cambiamenti e alle trasformazioni di un mercato sempre più globale”.
Un concetto sviluppato ulteriormente dal Presidente della Giunta regionale  Gian Mario Spacca che, nell’esprimere  grande  soddisfazione per  le straordinarie  performance ottenute dalla regione in capo  economico e sociale, ha ribadito  “il forte impegno del  governo  regionale sulle questioni strettamente  legate al  welfare, come la coesione sociale, il rafforzamento della rete dei servizi, i processi di integrazione e il miglioramento della competitività dei territori che accusano ritardi nello sviluppo”.  Spacca si è soffermato, in particolare, sul tema degli anziani, sottolineando la necessità di  ricercare  condizioni  di vita  migliori di quelle attuali e  dare spazio ai  giovani  affinché diventino protagonisti della comunità regionale.
Altro  punto fondamentale dell’azione di governo è  il tema della sicurezza sui  luoghi di  lavoro: “Le Marche sono  risalite dall’ultimo al quartultimo  posto nella graduatoria  delle regioni con il maggioro   numero di incidenti, ma  resta prioritario  l’impegno  - ha ribadito il presidente - di garantire  migliori  condizioni nella  tutela  sui posti di lavoro attraverso il pieno coinvolgimento delle strutture  sanitarie nell’esercizio dei compiti di  prevenzione e di controllo”. Spacca si è poi soffermato sull’importanza delle politiche di raccordo tra ambiente, cultura e turismo: un settore, quest’ultimo, assolutamente strategico, che costituisce, dopo il lavoro manifatturiero, il “secondo motore” dello sviluppo economico e sociale della regione; al riguardo ha annunciato “grandi investimenti” nel settore, allo scopo di  migliorare  la capacità di accoglimento delle strutture ricettive. 
Nel dibattito  sono  intervenuti  il vice presidente della Giunta regionale Luciano Agostini, che ha evidenziato le politiche messe in atto per la valorizzazione del turismo, e il presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarell, secondo il quale il miglioramento della  capacità di  governance  e il mantenimento della qualità della vita non possono prescindere dal pieno coinvolgimento dell’Assemblea  consiliare.  In  precedenza  Giuseppe Roma direttore del Censis, ha illustrato  i risultati del “Rapporto”, elencando una serie di dati -  tasso di occupazione del 64 per cento, contro il 58 per cento della media nazionale;   aumento del  34 per cento nell’ export nel periodo 200-2006; più 6,1 per cento  di valore aggiunto, a fronte del 3 per cento del dato  nazionale – che   sottolineano la straordinaria  vitalità delle Marche.  Risultati   lusinghieri che fanno delle Marche  -ha affermato -  “una regione simbolo  della ripresa economica e della  capacità  a livello nazionale di adeguarsi alle nuove esigenze  imposte dalla competizione internazionale”.