L'intervento è approvato dalla Giunta, collaborazione con l'Università
E’ stata firmata la convenzione tra Regione Marche - Servizio Salute, Inail Direzione Regionale per le Marche e Università Politecnica delle Marche - Centro Interdipartimentale per la ricerca sull’integrazione socio-sanitaria. A seguito della richiesta avanzata dalle parti sociali di approfondire le problematiche relative al ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza all’interno del mondo economico marchigiano, sia privato che pubblico, tale priorità di intervento è stata inserita nel progetto obiettivo denominato “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, condiviso dalle parti sociali.
L’intervento è stato sostenuto ulteriormente con la sottoscrizione il 17 marzo 2006 del documento programmatico INAIL - Regione Marche, successivamente approvato dalla Giunta regionale, che prevede la collaborazione per la ricerca della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche – Centro Interdipartimentale per la Ricerca e l’Integrazione Socio-Sanitaria. Scopo primario della ricerca è la costruzione di un quadro della rete dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. L’intento è quello di approfondire la conoscenza sulle figure in oggetto, sul loro ruolo all’interno del mondo economico marchigiano, sia privato che pubblico, sui bisogni attualmente inespressi in termini di supporto allo svolgimento delle funzioni attribuite loro dal quadro normativo vigente da parte delle strutture pubbliche competenti.
La costruzione e la realizzazione del progetto di ricerca avverranno attraverso un processo di co-progettazione che coinvolgerà il gruppo di ricerca del Servizio Salute, il gruppo di ricerca del CRISS (Centro interdipartimentale per la Ricerca e l’Integrazione Socio-Sanitaria) della Facoltà di Economia “G. Fuà” di Ancona, i rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. I risultati della ricerca verranno divulgati alla fine del 2007.
Dai risultati di una precedente indagine condotta a livello nazionale, realizzata a cura delle Regioni e delle ASL, è emerso come, per le Marche, l’aumento delle criticità, in relazione al ruolo dei RLS, sia correlato al diminuire delle dimensioni aziendali e come questo fattore risulti prevalente rispetto all’appartenenza a un settore produttivo specifico; in particolare, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è presente nel 70% delle aziende campione (921 imprese su 1309 con un numero di dipendenti superiore a 5) con percentuali in costante crescita all’aumentare delle dimensioni aziendali. I RLS per il 74% del campione sono interni alle aziende e non fanno parte delle rappresentanze sindacali unitarie. Molto limitata è anche la presenza degli RLS territoriali ai quali la norma affida il ruolo di raccordo nell’ambito dei singoli comparti produttivi per le piccole e piccolissime aziende.