E' la prima provincia delle Marche a lanciare questa iniziativa
Sono questi gli obiettivi che si pongono i distretti formativi che nasceranno con la sottoscrizione di un patto istitutivo condiviso fra tutti gli attori attivi nel sistema della formazione: dalle istituzioni, ai centri per l’impiego, alla scuola, ai sindacati, alle associazioni di categoria, alle agenzie formative.
Il percorso per l’avvio di questi veri propri dei distretti della conoscenza è stato illustrato stamane alla stampa dall’assessore al Lavoro e Formazione professionale Emidio Mandozzi, dal consigliere provinciale Ezio Donzelli, presidente della commissione Politiche Comunitarie, dal dirigente del servizio Formazione Professionale della Provincia Maurilio Cestarelli, dal direttore di Piceno Sviluppo Giorgio Rocchi e da Fabrizio Coccetti, Emiliano Vaccari e Andrea Buonaspeme delle imprese Kylix S.c.a.r.l. e K_Shift S.r.l. che cureranno l’analisi preliminare del progetto.
Lo studio, della durata di 8 mesi, sarà articolato in varie tappe e servirà a costruire l’identikit dei distretti formativi, strumenti strategici per gestire al meglio i 60 milioni di euro complessivamente previsti nella programmazione 2007 –2013 dal Fondo Sociale Europeo per la Provincia di Ascoli Piceno e, dal 2009, anche per la nuova Provincia di Fermo.
“Da tempo siamo impegnati - ha sottolineato l’assessore Mandozzi - a fornire corsi di formazione calibrati sulle esigenze di imprese e territorio. Con la nuova organizzazione del sistema della conoscenza basta sui distretti formativi la Provincia compie un ulteriore salto di qualità in una logica di integrazione e di filiera”.
“I nuovi distretti coincideranno con i grandi sistemi locali produttivi di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto - ha evidenziato il consigliere Donzelli- e sono il frutto di un indirizzo strategico espresso dal Consiglio provinciale”
“Siamo la prima Provincia delle Marche a valerci di questo strumento agile e flessibile già sperimentato in altre realtà avanzate del paese – ha spiegato il dirigente provinciale Maurilio Cestarelli – un’ esperienza che sarà seguita con grande attenzione dalla Regione e sulle cui buone prassi saranno modulati i meccanismi di accreditamento degli enti gestori dei corsi e i percorsi formativi”
“I distretti formativi svolgeranno funzioni innovative di ricerca e valutazione nei processi formativi locali - ha sottolineato Giorgio Rocchi- e verranno costruiti in stretto raccordo con il Tavolo provinciale per la programmazione economica che raccoglie le indicazioni delle parti sociali, del comuni, degli enti e dell’Università che operano sul territorio” .