La protesta per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla categoria
Domenica 4 febbraio era stata indetta una riunione ad Ancona con il presidente di Confartigianato Marche e i presidenti delle province di Ascoli Piceno, Macerata, Ancona e Pesaro Urbino: in quella sede sono stati illustrati i 10 punti fondamentali che gli autotrasportatori avanzavano al governo. 1. Emanazione circolare sulla Capacità Finanziaria e chiarimenti sul valore dei titoli di studio nel caso di Esame di Controllo;
2. Proroga della legge di riforma dell’autotrasporto al 31 dicembre 2007;
3. Prosecuzione dell’esame della corretta applicazione della legge di riforma e dei suoi effetti sulla base degli accertamenti svolti dalle Forze dell’Ordine, ancora troppo limitati, con relativa articolazione territoriale;
4. Graduazione delle sanzioni sulle violazioni inerenti l’utilizzo del cronotachigrafo;
5. Sulle troppe sanzioni comminate al titolare dell’impresa nel caso di violazioni commesse dal conducente;
6. Modifica dell’orario inerenti i corsi per il recupero dei punti relativi alla patente di guida consentendo lezioni di quattro ore, sabato compreso;
7. Liberalizzazione del soccorso stradale in Autostrada;
8. Emanazione decreti inerenti la riforma dell’autotrasporto con particolare riferimento alla Carta di Qualificazione professionale del Conducente;
9. Piena applicazione delle disposizioni inerenti la Consulta Generale e l’Albo nazionale degli Autotrasportatori e le relative sezioni regionali;
10. Disposizioni inerenti il Bonus Fiscale per la parte riguardante le 128 imprese interessate al recupero per quote superiori a 100.000 € nel triennio 92/96;
Erano stati inoltre affrontati altri problemi circa il gasolio professionale, la riduzione del costo del lavoro, la proroga dell’istallazione dei paraspruzzi e l’installazione di strisce rifrangenti, la liberalizzazione dell’installazione delle cisternette, la rimozione del divieto per l’uso del gasolio extra rete se non si è in possesso di almeno 6 automezzi ecc…
Dopo l’incontro con il Governo nella giornata del 7 febbraio u.s., avendo appreso dei miseri contenuti raggiunti, i presidenti delle associazioni regionali di categoria, non hanno potuto fare altro che dare seguito alle proteste della categoria.
“Nonostrante gli alti costi che il fermo imporrà a tutti noi lavoratori del settore - riprende il presidente Feliziani - gli autotrasportatori si vedono costretti a questa forma di protesta così eclatante, che interesserà tutto il territorio nazionale, nonostante alcune associazioni abbiano sottoscritto un accordo, che giudichiamo insignificate, perché ripetitivo di quanto non realizzato e senza provvedimenti concreti. Ancora una volta il Governo continua a promettere e a non fare.
L’intento della manifestazione è anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui disagi e gli annosi problemi di un’intera categoria, che contribuisce a far muovere il 90% delle merci trasportate in Italia.”
L’associazione Confartigianato UAPI invita pertanto tutti gli addetti del comparto al rispetto del fermo e alla partecipazione alle manifestazioni di protesta che prenderanno avvio nei punti di sensibilizzazione già individuati: per la zona di Ascoli Piceno a Porto d’Ascoli presso il rifornimento Fina in prossimità del passaggio al livello. Il fermo proclamato avrà inizio dalla mezzanotte del 11 febbraio e finirà alla mezzanotte del 16 febbraio.