Prima di tutto "il lavoro, quasi scomparso dal vocabolario della politica" in seconda istanza "l'occasione persa degli istituti partecipativi, visto che "il Crel (consiglio regionale delle Marche) non riesce a vedere la luce". Infatti, per la Cisl, il lavoro ma anche le stesse condizioni di lavoro registrano, difficoltà crescenti, il lavoratore precario poi è "fragile indifeso", mentre "resta ancora irrisolto il problema della disoccupazione intellettuale e femminile che avevamo posto con le altre associazioni sindacali nell'intesa di programma del 17 luglio e a cui non è stata data ancora risposta". Secondo la Cisl, infatti, la cassa integrazione straordinaria che in comparti come il meccanico ad Ancona cresce sino al 70%, ad Ascoli nel settore pelli e calzature all'84% mentre a Pesaro nel legno al 45%. Nel settore manifatturiero per esempio cresce in modo preoccupante la cassa integrazione straordinaria. Ma le critiche non finiscono qui troppo lunghi anche i tempi scanditi della Regione. L'incontro con il presidente Spazza, infatti, ci sarà solo il 18 gennaio e "ci sono voluti 40 giorni per ottenerlo, tutto questo a conferma del giudizio di preoccupazione e insoddisfazione già espresso il 4 dicembre scorso, per un primo scorcio di legislatura che ci consegna una situazione degradata". Secondo il sindacato ci sarebbero situazioni su cui si dovrebbe riflettere, da quella economico finanziaria della Regione , alle azioni indotte alla Finanziaria, alle scelte dei Comuni nella costruzione dei bilanci di previsione del 2007, alle scelte sul sistema sanitario regionale. "E la sanità richiederebbe un capitolo a sé, visto che siamo alla presenza di un fallimento clamoroso che ha comportato la decapitazione dei vertici del settore, quando le responsabilità sono del tutto ascrivibili al Governo regionale". "In materia sociale siamo all' anno zero-continua Serpilli- "la telenovela dell' aeroporto". Per fortuna sul fronte del tesseramento le cose per la Cisl Marche vanno decisamente meglio: nel 2000 i lavoratori attivi iscritti erano da 50.500 mentre nel 2006 sono circa 52.500, i pensionati nel 2005 erano 102.989 nel 2006 sono passati a 103.097. Il totale di iscritti nel 2005 era di 156.234, attualemente sono 157.881.