Budapest, la Provincia di Ascoli con la sua cultura e i suoi prodotti in Ungheri

Budapest, la Provincia di Ascoli con la sua cultura e i suoi prodotti in Ungheri

In queste “Giornate Picene” ungheresi la Provincia di Ascoli Piceno ha messo in campo il meglio che la terra picena può offrire a chi cerca le belle e buone cose: si è dunque realizzata quella che viene definita un’azione di “promozione integrata”, finalizzata a far conoscere in modo “emozionale e caldo” la cultura materiale ed immateriale del territorio piceno: arte, moda, prodotti tipici, enogastronomia, cultura scientifica, musica.
Il paesaggio, nella trasfigurazione interpretativa dei più famosi pittori piceni del Novecento (da De Carolis a Licini, da Trotti a Verolini) è il filo conduttore della mostra “Carne e spirito e natura. Paesaggisti piceni dal 1900 ad oggi”, inaugurata il 4 aprile e tuttora aperta presso l’Istituto Italiano di Cultura della capitale ungherese. A corollario della rassegna, è stato presentato al numeroso pubblico di giornalisti ed operatori economici un viaggio, attraverso video e fotografie, tra le bellezze storico-artistiche e paesaggistiche del piceno: il fascino evocativo del morbido andare delle  colline,  ritmato dal tenue rosato dei centri storici in cotto e travertino, ha dato spessore e contesto ai piatti tipici ma anche agli abiti ed alle calzature presentate nella scenografica sfilata.
L’accreditamento della provincia di Ascoli Piceno come comunità ricca di saperi tradizionali e manifatturieri, ma nel contempo aperta al futuro ed all’esplorazione di ambiti innovativi, è stato affidato al dott. Luciano Moretti, primario cardiologo dell’ospedale ascolano. Nel corso del convegno “Problemi di cuore. La cardiologia in Italia e in Ungheria” tenutosi il 4 aprile, i maggiori cardiologi ungheresi hanno presentato, sotto il coordinamento del dott. Moretti, lo stato delle malattie cardiache in Ungheria ed il quadro statistico dei successi colti negli ultimi anni.
La serata è stata infine dedicata alla musica: nel suggestivo salone del Parlamento ungherese sono risuonate le note del pianoforte di un altro grande piceno, il compositore Giovanni Allevi che ha incantato il qualificato pubblico con il suo concerto dal titolo “No concept”.