Ho avuto modo di incontrarli in diverse occasioni ed ho potuto rilevare come pur nella diversità dei problemi, un dato costante e comune è certamente quello inerente gli strumenti di sostegno alla commercializzazione ed il sostegno della qualità dei nostri prodotti sul mercato. I processi di globalizzazione in atto sollecitano un diverso ruolo del Governo e degli enti pubblici, risposte tardive o, peggio ancora, sbagliate, rischiano di compromettere seriamente i comparti produttivi e, tra questi, quello che ci interessa più da vicino: il calzaturiero.
La situazione nazionale è sotto gli occhi di tutti ed i dati diffusi recentemente dall’Istat sono eloquenti: economia ferma, perdita di posti di lavoro, finanza pubblica in gravissime condizioni. Dall’arrivo del Governo Berlusconi l’economia italiana cresce in media dello 0,3 per cento l’anno, ossia ristagna, rispetto ad una crescita media annua di oltre 2 punti percentuali raggiunta durante la legislatura del centrosinistra. Non è vero che le nostre deludenti prestazioni sono in linea con l’andamento delle altre principali economie dell’Europa continentale. Nello scorso anno il Pil tedesco è aumentato di un punto percentuale, quello francese del 1,6, in Spagna del 3,4, l’area euro è cresciuta dell’1,4. Andando a guardare le componenti che hanno determinato la stagnazione dell’economia italiana del 2005, si rileva che soltanto l’incremento della spesa pubblica ci ha salvato dalla recessione: infatti, i consumi delle famiglie sono fermi, le imprese hanno contratto gli investimenti, il saldo della bilancia commerciale è significativamente peggiorato. L’andamento dell’economia si riflette inevitabilmente e drammaticamente sull’occupazione.
Nello scorso anno si sono perse oltre 100.000 unità lavorative di cui 60.000 nell’industria. La regolarizzazione dei lavoratori stranieri ( 642.000 unità ) ha consentito al Governo di “mascherare” l’effettiva situazione occupazionale. I fatti vengono sempre a galla: dall’inizio della legislatura ( 2001 ) gli occupati sono aumentati di circa 130.000 unità. Dove sono il milione di posti di lavoro ?