Guardia di Finanza di Fermo, 247° anniversario di fondazione: Bilancio operativo del 2020, scoperti 15 evasori totali

  • / Picus Online
  • / Economia
  • / Guardia di Finanza di Fermo, 247° anniversario di fondazione: Bilancio operativo del 2020, scoperti 15 evasori totali

Guardia di Finanza di Fermo, 247° anniversario di fondazione: Bilancio operativo del 2020, scoperti 15 evasori totali

Fermo - Nella mattinata del 22 giugno, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto di Fermo, Dott.ssa Vincenza Filippi, accolta dal Comandante Provinciale, Colonnello Antonio Regina, presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo è stato celebrato il 247° Anniversario della Fondazione del Corpo.


Alla cerimonia, improntata alla massima sobrietà, ha partecipato una ridotta rappresentanza del personale in servizio. Dopo la deposizione di una corona di alloro alla targa commemorativa della Medaglia di Bronzo al Valor Militare “Tenente Livio Rivosecchi”, per i fatti accaduti nel corso del secondo conflitto mondiale, cui è intitolata la caserma sede dei Reparti della Guardia di Finanza di Fermo, è stata data lettura del messaggio del Capo dello Stato e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza.


GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO”

CONTRO LA CRIMINALITA’ ECONOMICA E ORGANIZZATA


Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha eseguito 4.720 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 2.164 interventi ispettivi e 274 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese



LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI


Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.

Un’azione che, nel corso del 2020, si è concretizzata nell’esecuzione di 81 interventi ispettivi e di 30 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare molteplici reati fiscali (principalmente riferibili all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare 12 soggetti.

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 15 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali). Verbalizzato inoltre 1 datore di lavoro per aver impiegato lavoratori in “nero” o irregolari.

Nel settore del gioco illegale ed irregolare sono stati eseguiti 5 controlli.


CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE

DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA


Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

37 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 16 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria.

Nell’ambito dell’attività finalizzata alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, nel corso di controlli eseguiti nei confronti di articolazioni della Pubblica Amministrazione, è stata accertata l’indebita erogazione “a pioggia” di diverse tipologie di indennità, indipendentemente dal previsto effettivo e specifico impiego del personale. Tali attività hanno avuto una ricaduta anche sul versante del danno erariale, quantificato in oltre 2,5 milioni di euro, per il quale sono stati individuati e segnalati 10 responsabili di diverse violazioni.

Nel settore della spesa previdenziale è stata accertata una frode per un importo di 15mila euro, in relazione ad un trattamento pensionistico non dovuto, per la quale un soggetto è stato denunciato.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare circa 110 mila euro indebitamente percepiti e di interrompere la corresponsione dei relativi contributi richiesti, ma non ancora riscossi. 13 sono stati i soggetti segnalati per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.


CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

ED ECONOMICO-FINANZIARIA


La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza continua ad avere il fine di contrastare ogni forma di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, al fine di tutelare la sicurezza economico finanziaria della parte sana del Paese, soprattutto nella delicata fase post emergenza.

L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario provinciale, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post emergenziale, alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché ai controlli sull’utilizzazione delle provvidenze che sono state poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.

Altra importante direttrice dell’azione della Guardia di Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio quali, ad esempio, le segnalazioni sui movimenti transfrontalieri di valuta che pervengono dai Reparti di confine o operanti in ambiti aeroportuali e portuali, utili spunti investigativi per l’avvio di più penetranti approfondimenti.

Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.

Nel luglio 2020 le Fiamme Gialle fermane, unitamente ai colleghi di Ancona e di Civitanova Marche ed allo SCICO di Roma, hanno arrestato 12 soggetti indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, reati fiscali, riciclaggio e auto-riciclaggio. La vasta e complessa indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale di Ancona, ha visto indagare 132 persone coinvolte in una associazione per delinquere radicata, quantomeno dal 2014, in tutta la Regione Marche e che ha gestito, di fatto, 90 aziende attraverso le quali sono state emesse fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di circa 130 milioni di euro a favore di “clienti” operanti in tutto il territorio nazionale. L’associazione per delinquere era pronta, altresì, a richiedere fondi per l’emergenza Covid-19.

Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della Criminalità Organizzata nel tessuto economico provinciale, in applicazione della normativa antimafia, nel 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 14 soggetti. Ammonta ad oltre 400mila euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.

Sono stati eseguiti 739 accertamenti a seguito di richieste pervenute dalle Prefetture della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

24 gli interventi in materia di riciclaggio, usura, reati societari e bancari. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunciati 44 soggetti, constatando la distrazione dai patrimoni fallimentari per circa 18 milioni di euro.

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro, nel corso di 2 interventi, sono state sottoposte a sequestro 194 banconote false per circa 3mila euro.

L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 10 interventi e dato esecuzione a 7 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro 51 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

In tale contesto, sono stati sottoposti a sequestro circa 66 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale. 1 soggetto è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di manovre speculative su merci.




CONTROLLO DEL TERRITORIO,

CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE

E IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA


Il Decreto Legislativo n. 177 del 2016 e il Decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017 hanno individuato la Guardia di Finanza come unica Forza di polizia responsabile dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in ambiente marino.

Il controllo del territorio del mare per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra le diverse componenti operative del Corpo.

Nel contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti la Guardia di Finanza di Fermo, nel corso di 88 interventi, grazie anche alle proprie unità cinofile, ha segnalato 60 soggetti per detenzione di sostanze illegali e denunciato 23 persone (di cui 5 arrestate) per spaccio di droga, sottoponendo a sequestro circa 32 chilogrammi di sostanze stupefacenti, tra cui hashish, marijuana, cocaina ed eroina.

A seguito dell’emergenza epidemiologia, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 4720 controlli, che hanno consentito di sanzionare 142 soggetti (persone fisiche ed aziende) e di denunciare all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, 6 responsabili.



Argomenti