In media più della metà degli abitanti della provincia hanno un libretto di risparmio e tutti possiedono un buono postale confermata la centralità del risparmio postale durante l’emergenza sanitaria grazie ai canali digitali.
Anche i dati della provincia di Ascoli Piceno al 30 settembre 2020 confermano questo trend. I buoni postali in essere, infatti, sono oltre 211mila, mentre i libretti di risparmio arrivano a circa 112mila. Il 54% degli cittadini ha un libretto di risparmio e tutti possiedono un buono postale.
L’importanza di avere a disposizione uno strumento di risparmio garantito, flessibile e redditizio è emersa in maniera ancor più significativa nei mesi dell’emergenza sanitaria, grazie alla possibilità di sottoscrivere buoni postali e di aprire libretti di risparmio postale sul sito poste.it o tramite l’app BancoPosta.
Anche grazie alla digitalizzazione dell’offerta, Poste Italiane si è confermata porto sicuro del risparmio, mettendo a disposizione degli italiani prodotti che permettono di investire anche piccole somme a fronte di una redditività. È infatti possibile sottoscrivere i buoni fruttiferi postali, aprire un libretto smart e accantonare delle somme, direttamente dal sito www.poste.it oppure tramite l’app BancoPosta dal proprio smartphone o tablet, senza necessità di recarsi in ufficio postale.
Poste Italiane ricorda che i buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio sono garantiti dallo Stato Italiano e sono esenti da costi, salvo gli oneri fiscali; i buoni sono, inoltre, esenti da imposta di successione e soggetti ad una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi.
In occasione della presentazione dei risultati di bilancio del terzo trimestre del 2020 l’Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante ha ricordato come «Sin dall'inizio di questo anno difficile, gli italiani abbiano confermato in maniera chiara la loro fiducia e fedeltà nei confronti di Poste Italiane. La nostra solida base di clienti ci ha inoltre permesso di conseguire una raccolta netta retail record di 9,8 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2020, contribuendo a raggiungere 556 miliardi di euro di attività finanziarie totali.
Le importanti lezioni apprese durante la prima ondata di pandemia da Covid-19 - ha proseguito Del Fante - che ci hanno permesso di affrontare con successo l'emergenza e adattarci rapidamente ai principali trend, hanno ancora una volta dimostrato la resilienza del nostro business. Siamo più che mai preparati alla seconda ondata, confermando il nostro ruolo di operatore di sistema italiano».