L'evento si
prefigge l'obiettivo di illustrare i meccanismi di accesso alle
garanzie pubbliche concesse per il tramite di SACE e del Fondo di
garanzia per le PMI e di esaminare le opportunità offerte dalla
“moratoria ex lege” introdotta dal Decreto cosiddetto “Cura Italia”
e dalla “moratoria volontaria” Abi, quest'ultima operativa fino
al 31 dicembre 2020.
Il webinar sarà anche l'occasione per
presentare lo strumento (in formato excel) messo a disposizione da
Confindustria Centro Adriatico che permette di costruire velocemente
una proiezione numerica semplificata, per aiutare le imprese ad
individuare la corretta quantità di debito di cui hanno bisogno e
per presentare in tempi rapidi le richieste di finanziamento alle
banche.
Il seminario - che vedrà la partecipazione in qualità
di relatore di Alessandro Bielli dell'Area "Credito e Finanza"
di Assolombarda - si occuperà non solo di chiarire gli ambiti
applicativi delle agevolazioni che possono essere attivate dalle
imprese ma anche di fornire preziosi suggerimenti e consigli per
relazionarsi correttamente con gli Istituti di credito.
“La
questione della liquidità - afferma il Presidente di
Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani - è assolutamente
centrale per la sopravvivenza dell'intero sistema economico. Basti
pensare che il fabbisogno finanziario delle imprese è stimato in 57
miliardi in uno scenario di fine epidemia a giugno. Ecco perché
stiamo chiedendo con assoluta fermezza al Governo non solo
l'introduzione di ristori e indennizzi a fondo perduto a favore delle
aziende che hanno subito riduzioni di fatturato ma anche di
semplificare e velocizzare le istruttorie bancarie. Le pratiche
relative ai finanziamenti di importo superiore a 25.000 euro coperti
per il 90% dalle garanzie di SACE o del Fondo PMI saranno
fondamentali per dare ossigeno alla nostra economia e per evitare il
default di molte imprese schiacciate dagli insoluti e dalla
compressione dei ricavi."
"Il rischio è che le delibere di questi prestiti così
importanti per il tessuto produttivo viaggino troppo lentamente -
prosegue Simone Mariani - sia perché soggette alle ordinarie e
burocratiche istruttorie legate al merito creditizio, che in un
contesto straordinario come quello attuale risultano estremamente
complesse, sia per l'enorme mole di richieste arrivate in questi
giorni alle banche. E' urgentissimo, quindi, accelerare il più
possibile l'erogazione di nuovo credito, modificando le norme finora
approvate: prima di tutto dando certezza ai profili di responsabilità
di banche e imprese ed in secondo luogo estendendo la garanzia del
100% e quindi la procedura sostanzialmente automatica prevista per i
prestiti fino a 25.000 euro, anche ai finanziamenti fino a 800.000
euro in linea con il nuovo Quadro temporaneo in materia di aiuti di
Stato”.
“Le misure agevolative al momento adottate
non sono assolutamente sufficienti per ammortizzare il pesantissimo
impatto della contrazione dei fatturati e del black-out dei
pagamenti. E' necessario fare molto di più per riattivare i flussi
di cassa delle nostre imprese. La scelta del Governo di potenziare
gli strumenti di garanzia pubblica e di far leva solo
sull'indebitamento delle imprese potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
In questa direzione, l'auspicio è che i finanziamenti bancari
possano essere rimborsati a 30 anni, in un lasso di tempo molto più
ampio rispetto a quello stabilito oggi dalla norma”.
“La
produzione industriale italiana è crollata di oltre il 50% tra marzo
ed aprile. Bisogna fare in fretta. Serve un cambio di marcia negli
interventi a sostegno delle imprese, prima che sia troppo tardi -
conclude Mariani - perchè occorre aggiungere ai prestiti, i
soldi veri, quelli a fondo perduto e rendere i finanziamenti bancari
più celeri nell'erogazione e più pazienti nella restituzione”.