Vola la Ciip Spa targata Giacinto Alati con 9 milioni di utile: quarto mandato per il Presidente eletto con il 99,68%

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Vola la Ciip Spa targata Giacinto Alati con 9 milioni di utile: quarto mandato per il Presidente eletto con il 99,68%

Dei 218 milioni di investimenti fatti dalla Ciip Spa dal 2003 ad oggi, il 61% (170 milioni) è avvenuto negli ultimi nove anni: una media di 19 milioni all'anno. Non basta, perché il futuro già presente in fatto di sistema idrico del territorio oggi vanta una visione pilota in Italia. Si progetta l'Anello dei Sibillini e si è pronti a partire per il nuovo acquedotto del Pescara con i primi 27 milioni euro arrivati. E per gli step successivi di 90-120 milioni di euro dell'opera completa, abbiamo garanzie che saranno finanziate negli anni dal Ministero.

Ascoli - Ciip Spa (Il Consorzio idrico intercomunale del Piceno), la società pubblica che gestisce i cicli integrati delle acque nel Piceno e nel Fermano, è affidata per altri tre anni alle abili e sicure mani del presidente Giacinto Alati che coordinerà il nuovo Cda composto da Donata Capotosti di San Benedetto , Arnaldo Giorgi per Ascoli Piceno (membro già presente nel precedente cda), Nives De Angelis di Grottammare e Fausto Raschioni di Comunanza.


Giacinto Alati nell'assemblea di ieri, nella quale è stato approvato un bilancio con un utile di circa 9 milioni di euro, stabilisce il record dell'unico presidente in carica per quattro mandati. Ma la Ciip targata Alati di numeri in positivo ne ha infranti tanti.


Ieri Giacinto Alati è stato rieletto all'unanimità con una percentuale del 99,68% (quote di rappresentanza all'interno del Consorzio). Tradotto vuol dire che su 60 sindaci del territorio di competenza erano presenti in 59, mancava solo Montottone. Lo stato di affidabilità della sua gestione non solo è alla base del “Manifesto” di mandato illustrato dal sindaco Enrico Piergallini di Grottammare per la lista unica presentata agli elettori, lo rivela anche il disappunto manifestato dal sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci che avrebbe voluto, ma non ha potuto, sottoscrivere l'appoggio alla lista per la ricandidatura del presidente per mero equivoco dovuto alla concitazione per la preparazione dell'assemblea di ieri.


Comportamenti umani che indicano, come quello del sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli, una volontà non solo a parole di dimostrare l'attaccamento alle buone pratiche dimostrate dall'esecutivo Alati fino ad oggi. Tutti vogliono esserci nel momento della posa per la foto di gruppo di questa Ciip Spa. Oggi è tra le 20 società a livello nazionale con rating positivo, riesce ad ottenere 60 milioni di euro di finanziamento dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) solo sulla scorta di un bilancio virtuoso. E' un esempio del “pubblico” che funziona.

Dobbiamo ringraziare tutti i dipendenti di questa azienda, amministrativi e tecnici – dice Alati – che hanno consentito negli anni, in particolare nel periodo del terremoto e del post sisma, di garantire un servizio cruciale, lavorando in situazioni anche di rischio e non tenendo conto dei tempi, di interventi notturni e diurni. Durante il terremoto l'acqua non è mai mancata. Abbiamo dovuto razionare e chiudere durante la notte nei mesi scorsi per l'aggiunta di una crisi idrica particolare, ma abbiamo lavorato per superarla con l'impianto di soccorso di Castel Trosino e stiamo lavorando in rete per superare questo problema nel futuro. Questa è un'azienda che ora può fare nuove assunzioni, creare nuovi posti di lavoro in un periodo davvero difficile”.


Giacinto Alati non lo dice, ma i rumors interni fanno filtrare anche il fatto che il Presidente ha “regalato” ai dipendenti un'assicurazione personale senza gravare sulla tariffa.


Un'istantanea della Ciip oggi è data da questi numeri: investimenti effettuati realizzando opere oltre il l00% della previsione: sono state fatte opere per 22,2 milioni contro una previsione di 20,7 milioni di euro. Dei 218 milioni di investimenti fatti dalla Ciip Spa dal 2003 ad oggi, il 61% (170 milioni) è avvenuto negli ultimi nove anni: una media di 19 milioni all'anno. Non basta, perché il futuro già presente in fatto di sistema idrico del territorio oggi vanta una visione pilota in Italia. “Abbiamo portato a casa – dice Giacinto Alatii 27 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture per il primo step del nuovi acquedotto del Pescara, sarà il primo antisismico in Italia. E per gli step successivi di 90-120 milioni di euro dell'opera completa, abbiamo garanzie che saranno finanziate negli anni dal Ministero”.


E quando scrivevamo, senza smentite di fatto, che la recente campagna elettorale ad Ascoli Piceno, vedeva il sotterraneo tema della presidenza della Ciip Spa come spazio economico da occupare per il futuro avevamo ragione. Perché, seppure di notevole impatto sociale, economico e di consenso potesse essere la realizzazione del nuovo acquedotto, c'era in ballo ben di più. La Ciip Spa grazie alla visione di Alati, coadiuvato dallo staff tecnico, sul piano dell'emergenza idrica è futuristica e compresa appieno e sposata da Erasmo De Angelis, Segretario generale dell'Autorità di distretto idrografico dell'Italia centrale. Nasce così l'idea del cosiddetto “Anello del Sibillini”, che in realtà sfora geograficamente le Marche del Sud per fare sinergia anche con il sistema idrico del Nera nel Perugino. Insomma Giacinto Alati pensa che innanzitutto fare rete tra sistemi idrici del Tennacola, del Maceratese, del Fermano e Ascolano insieme al Perugino rafforzi le competenze tecniche e la sostenibilità dei progetti. Risultato? Un finanziamento di 6 milioni di euro dal Ministero per andare avanti con questa progettualità che vi illustriamo molto macroscopicamente nella sua fase più cruciale: supplire alla crisi idrica che presumibilmente il riscaldamento climatico potrebbe produrre negli anni. Creiamo un anello idrico che abbia la possibilità di far fluire in emergenza da tutti i sistemi idrici coinvolti flussi d'acqua per superare le criticità dell'uno o dell'altro territorio. Per farla breve. Se il terremoto a chiuso o quasi di fatto le sorgenti a Forca Canapine e Foce di Montemonaco, ne ha tratto vantaggio il bacino idrico di Norcia che ha visto aumentare il flusso. A questo punto se si crea il famoso Anello, possiamo riportare in parte quell'acqua nella nostra zona.


Bene, quello che sembra un bell'accricco (ci scuserete il termine poco ingegneristico) è in realtà un progetto di area vasta, anche questo primo in Italia, che porterà fondi per circa 270 milioni di euro per la sua realizzazione e la Ciip Spa di Ascoli Piceno e il centro strategico di progettazione. Quisquilie? Non per una certa politica che del bene comune fa obiettivi secondari. Da qui le uscite contro il segretario provinciale del Pd Matteo Terrani, nuovo sindaco di Folignano, da parte di tre sindaci Pd appena eletti.

La riflessione che arriva dall'assemblea di ieri alla Ciip e la rielezione di Giacinto Alati frantumano queste logiche.


Per concludere una frase, di fatto un'immagine, del sindaco Enrico Piergallini che ci è piaciuta molto ieri: “L'acqua è di fatto il sangue del nostro territorio. Se l'acqua sta male  s'ammala completamente il territorio”.


Poi l'intervento del sindaco di Ascli Piceno Marco Fioravanti.