Casini: 'Visibilità per i produttori delle aree interne'.
Ancona - Con l’iscrizione dell’azienda Di
Mulo di Amandola (FM), è pienamente operativa, nella regione Marche,
l’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”.
L’azienda, già aderente a una filiera certificata con il marchio
regionale QM per il latte di alta qualità, applicherà la nuova
dicitura “prodotto di montagna” su: latte, formaggi, ricotte e
yogurt. Lo rende noto la vicepresidente Anna Casini, assessore
all’Agricoltura.
“Si tratta di un interessante strumento,
particolarmente strategico per dare visibilità ai prodotti delle
nostre aree interne, istituito dall’Unione europea con lo stesso
regolamento (1151/2012) che disciplina Dop (Denominazione di origine
protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità
tradizionale garantita) - spiega Casini - A differenza di quelle
geografiche, questa indicazione di qualità non prevede una
certificazione indipendente e, pertanto, è molto meno onerosa per le
aziende che intendono utilizzarla, così come estremamente semplice è
l’iter per l’adesione: è sufficiente una semplice comunicazione
che, nella Regione Marche, può essere effettuata, in qualsiasi
momento dell’anno, tramite il Siar, lo stesso sistema informatico
usato, ogni anno, da migliaia di aziende, per le domande del Psr
(Programma di sviluppo rurale).
Al fine di garantire il
consumatore sulla reale provenienza dei prodotti dalle zone montane,
in assenza di un organismo di certificazione, è stato previsto un
sistema di controlli gestito dalle Regioni e dal Ministero delle
politiche agricole; quest’ultimo ha anche approvato un apposito
logo distintivo per i prodotti di montagna”. È, quindi,
un’indicazione facoltativa, vigilata da Regione e Ministero, che
arricchisce i regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
delle aree montane, facendo leva sulla loro riconoscibilità e sulla
trasparenza a tutela dei consumatori.
“L’auspicio -
conclude la vicepresidente - è che anche altre aziende, insieme alla
Di Mulo, possano avvalersi, nel prossimo futuro, di questo strumento
che può contribuire, insieme alle specifiche misure di investimento
del Psr in corso di attuazione, ad aumentare la competitività delle
produzioni agricole anche nelle aree colpite dal terremoto”.