Sabatini: 'Le sfide 2018 della Camera di commercio riguardano scuola, turismo e territorio e digitalizzazione'

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Sabatini: 'Le sfide 2018 della Camera di commercio riguardano scuola, turismo e territorio e digitalizzazione'

Schiavoni: 'La Camera di commercio di Ascoli Piceno avrà un bilancio autonomo per l'intero 2018'. Rosetti: 'Con progetti dell'agroalimentare la possibilità di rallentare l'immigrazione dal Camerun'. Romanucci: 'Sarà riaperto nel 2018 il bando sulla smart mobility che verrà allargato a tutte le imprese'.

Ascoli - “Guardando al 2018 e oltre, vorrei innanzitutto che ci considerassimo tutti cittadini di un territorio meraviglioso che va oltre i confini provinciali e non come piccoli difensori di piccoli localismi; che, tutti insieme, pensassimo a come collaborare invece che competere tra noi stessi; che fossimo capaci di cercare punti di incontri più che gli elementi che dividono”. E’ l’auspicio del presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, in occasione della conferenza stampa di fine anno, dedicata principalmente agli impegni dell’Ente camerale per il 2018.

Anche nel 2018, la Camera di Commercio di Ascoli Piceno proseguirà nel suo cammino strategico. “la Camera di Commercio sarà un “facilitatore” - spiega Sabatini - con l’obiettivo di confermarsi un punto di riferimento snello, dinamico e propositivo per il sistema delle imprese e per le associazioni di categoria: non aumenteremo i diritti camerali, le nostre imprese quindi non avranno dei tributi in più. Snelliremo la burocrazia come abbiamo già fatto nei nostri bandi che sono stati apprezzati (tra questi il bando terremoto). Avremo nuovi centri per servizi utili e digitali, finanziamenti a progetti concreti nel territorio insieme alle associazioni e alla pubblica amministrazione. Nel 2017 ci sono stati risultati positivi nel turismo e nell'enogastronomia grazie a quest'azione congiunta. Poi c'è l'importante accordo con l'Agenzia delle Entrate: sarà creato un ufficio all'interno del nostro Ente per i temi legati all'Agenzia delle riscossioni che fornirà consulenze specifiche alle imprese”.

Tra i diversi temi posti al centro dell'azione della Camera di Commercio, il presidente Sabatini annuncia una new entry: Ambiente e Sviluppo sostenibile. Settori che consentiranno la creazione di nuovi posti di lavoro.

A fine gennaio ci sarà un importante convegno sull'Economia Circolare.

Altro target è l'alternanza scuola/lavoro rivista, dopo le molte critiche a questo sistema. Sono state coinvolte associazioni, imprenditori e tutto il sistema scolastico provinciale.

“Crediamo fortemente in questa sinergia ed è per questo - dice il presidente Sabatini – che la Camera di Commercio sarà il facilitatore tra il mondo della scuola e quello del lavoro. L'intento è di creare relazioni logiche tra aspettative delle imprese e l'orientamento scolastico coerente a quelle esigenze. Per questo abbiamo stanziato delle risorse. Le imprese avranno un ritorno economico per il loro tutoraggio e le scuole per le loro attività di orientamento: i giovani debbono diventare curiosi di quello che si sta realizzando nel mondo del lavoro nel Piceno”.


In cima alla lista delle sfide per il prossimo anno, Sabatini ha messo il lavoro. “Nessuno di noi ha la bacchetta magica – ha spiegato -, ma ragionando in una logica di sistema è possibile trasformare le tante risorse disponibili soprattutto quelle per l’area di crisi complessa e per la ricostruzione post sisma, in nuovi e solidi progetti capaci di trasformarsi in posti di lavoro. Gli strumenti a disposizione ci sono tutti come la Zona franca urbana che ha visto la creazione di nuove imprese”. Un processo che passa “attraverso una più incisiva capacità di attrazione di investimenti, anche esteri. Perciò pensiamo ad una sinergia con il Piceno Consind per mettere a disposizione delle imprese competenze utili nel rispondere a bandi, per usufruire di possibilità di finanziamento: abbiamo notato che molte imprese non sono a conoscenza delle potenzialità di strumenti di questo tipo pure se presenti sul territorio piceno”.

La seconda sfida riguarda turismo e territorio: “Abbiamo sole, mare e montagne ma non bastano – ha sottolineato Sabatini -: ci vogliono anche accoglienza e cultura del servizio e, quindi, ancora una volta formazione per puntare a una crescita dei numeri. E stiamo pensando ad un progetto che superi le barriere di comunicazione con la creazione di un'idrosuperficie sul Lago di Gerosa, in collaborazione con Cesare Rossi dell'aviosuperficie di Montegiorgio, con la previsione, in un secondo step, di mettere in rete tutti i piccoli aeroporti delle Marche. Gli idrovolanti sono sicuri e possono trasportare un buon numero di passeggeri (da 4 a 19) a costo ridotto”.

Turismo fa anche rima con agroalimentare e internazionalizzazione, leit motiv di Piceno Promozione, l'Azienda speciale della Camera di Commercio, che con il suo presidente Rolando Rosetti sta programmando attività sul baco da seta che ha reso Ascoli Piceno famosa, ma stavolta il nostro baco farà cimentare il Piceno nella visione alimentare del futuro che ormai parla di insetti e altro. “Ma siamo davvero in ballo, - spiega Rosetti - con un progetto di avicoltura di notevoli dimensioni in Camerun per creare presupposti al rallentamento delle migrazioni con la creazione di lavoro sostenibile proprio in quelle zone dalle quali partono milioni di persone per raggiungere l'Italia e l'Europa”.

Il presidente, inoltre, ha auspicato una rivoluzione green, “che significa più efficienza energetica e più mobilità elettrica”.

E' un'idea che ha una paternità ben precisa: il vice presidente Giancarlo Romanucci che della mobilità smart ne ha fatto l'oggetto di una bando camerale che prevede la creazione di una rete di colonnine di ricarica per auto elettriche nel Piceno. “Il bando ora in chiusura, - spiega Romanucci - ma che sarà riproposto nel 2018. E se prima era aperto alle sole strutture dell'accoglienza turistica, ora sarà allargato a tutte le attività produttive”.

La terza priorità sono le infrastrutture, “con le Marche che soffrono di un isolamento che rischia di diventare strutturale”, sia per quelle materiali (“strade e ferrovia, innanzitutto”) che immateriali, “collaborando con la Regione Marche alla diffusione della banda ultralarga anche tra le imprese e nelle aree interne”.

Sabatini si è augurato che il 2018 “possa diventare, sia pure in ritardo, l’anno della Camera di Commercio delle Marche”, un soggetto unico a perimetro regionale, “a completamento di una riforma necessaria, che ha cambiato profondamente il ruolo dei nostri enti, sempre meno centro di burocrazia e sempre più punto di riferimento per le imprese, le associazioni di categoria e gli enti pubblici”.

Tocca al segretario generale Fabrizio Schiavoni dipingere lo stato dell'arte giuridico della Camera di Commercio di Ascoli Piceno in vista dell'accorpamento in una unica camera regionale delle Marche.

“Ho trovato una Camera molto coesa, molto compatta, che ha ridotto al minimo le spese di funzionamento (24-25 dipendenti con professionalità di valore) con tante iniziative verso le imprese. Una Camera di Commercio che lavora con il 50 per cento del budget per volontà del Governo Renzi di dimezzare il diritto annuale camerale: è come se ad un'impresa venisse tolto il 50 per cento del fatturato. Nonostante ciò la Camera di Ascoli Piceno non ha incrementato fino al 20% lo stesso diritto annuale come la legge permetteva, sarebbe sembrato un controsenso. Per quanto riguarda la procedura di accorpamento (unica Camera di Commercio regionale e tre Aziende Speciali), ormai tracciata, per la verità ha subito un rallentamento – spiega Schiavoni – in seguito al ricorso presentato da quattro regioni alla Corte Costituzionale perché una serie di decisioni erano state prese dal Governo senza l'intesa con le Regioni e su questo punto, e solo su questo punto, la Corte ha dato ragione alle amministrazioni ricorrenti. Ora si attende di recuperare questa intesa sostanziale: il giorno cruciale è il prossimo 11 gennaio 2018. Nel caso non si raggiungesse un accordo il Ministro Calenda, avvalendosi di un potere riconosciuto dalla legge, può portare il Decreto al Consiglio dei Ministri. Di fatto il Governo si assumerebbe la responsabilità politica di quella decisione anche in carenza dell'intesa con le Regioni”.

E qui in presenza della campagna elettorale gli scenari sono i più vari, ma da quel che pare sarebbe difficile tornare indietro. Ci sono alcune Camere di Commercio che non godono, come per quella picena, di sapiente floridità economica raggiunta negli anni e quindi si aprirebbero delle grosse problematiche (da tenere in conto che gli amministratori ascolani stanno svolgendo gratuitamente il loro compito poiché non percepiscono emolumenti da un anno). Tuttavia questi ritardi consento di avere una certezza: la Camera di Commercio di Ascoli Piceno avrà un suo bilancio autonomo per tutto il 2018.

Il presidente Giano Sabatini, infine, ha voluto dedicare un pensiero anche a chi vive e lavora nell'area del cratere, “nella speranza che il 2018 sia l’anno del ritorno alla normalità”. “Il mio augurio – ha concluso Sabatini - è che la nostra terra possa velocemente mettersi alle spalle i brutti ricordi e l’emergenza”.

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