Strategia nazionale Area Interna del Piceno in dirittura d'arrivo

Strategia nazionale Area Interna del Piceno in dirittura d'arrivo

Giuseppe Amici: 'Si tratta questo di un passaggio essenziale dal punto di vista dei soggetti chiave del territorio che si espliciterà con workshop operativi, incentrati sull’ascolto dei fabbisogni dal basso con l'obiettivo di approfondire gli scenari pre e post sisma, per comprende in che modo ricostruire il “futuro” dei territori Piceni'

Ascoli - La Strategia Nazionale per le Aree Interne del Piceno, che porterà all'accordo di programma quadro per le zone situate nel cratere sismico, è ad un passo della sua concreta attuazione. L’Unione Montata del Tronto e Valfluvione, capofila di 15 comuni coinvolti e il Gal Piceno con il gruppo tecnico di lavoro, negli ultimi mesi hanno infatti spinto l’acceleratore per costruire una strategia innovativa e condivisa, finalizzata allo sviluppo del territorio in senso turistico, economico e sociale. 

Particolarmente  importante e ricco di risultati l’incontro tenutosi in Regione Marche proprio questa settimana sul tema delle gestioni associate, dove non solo sono state presentate le azioni strategiche del percorso ma anche il progetto di un’aggregazione aggiudicataria del bando POR FESR “Servizi di E-government” inerenti la gestione dei servizi banda larga. Un'attività progettuale che vede insieme il Comune di San Benedetto del Tronto come capofila, l’Unione Montana del Tronto e Valfluvione e 14 dei Comuni dell’area pilota del Piceno. 

Il percorso progettuale proseguirà spedito con una serie di incontri tematici su Sanità, Trasporti e Sviluppo con i referenti nazionali, regionali, gli amministratori locali ed il gruppo di lavoro, che si svolgeranno la prossima settimana al fine di concludere la fase di ascolto territoriale.

 "Si tratta questo di un passaggio essenziale dal punto di vista dei soggetti chiave del territorio - spiega  Giuseppe Amici, presidente dell'Unione Montana del Tronto e Valfluvione- che si espliciterà con workshop operativi, incentrati sull’ascolto dei fabbisogni dal basso con l'obiettivo di approfondire gli scenari pre e post sisma, per comprende in che modo ricostruire il “futuro” dei territori Piceni".