Nelle due assemblee straordinarie i
soci della Banca Picena Truentina e quelli della Banca Picena hanno
approvato il progetto di fusione delle due aziende di credito.
L'approvazione da parte della base sociale composta da circa seimila
soci darà il via definitivo alla fusione per incorporazione.
“Come
è anche stato evidenziato nel piano industriale redatto in
collaborazione con Kpmg – ha detto il presidente della Banca Picena
Truentina Aldo Mattioli – con l'operazione di fusione raggiungiamo
una posizione rilevante entrando a far parte delle prime dieci banche
presenti nel territorio in termini di numero di sportelli.
L'operazione inoltre consente di dare vita alla banca leader del
movimento cooperativo nelle Marche ed Abruzzo, creando una realtà
forte anche nell'ottica di avvio del Gruppo Unico ICCREA”.
La
Banca del Piceno avrà una struttura commerciale composta da 35
filiali situate tra le Marche e l'Abruzzo. Nell'ambito del territorio
di competenza la quota di mercato della Banca del Piceno è pari
all'11,6%. Secondo i dati del 2016 il totale degli impieghi lordi
ammonta a 912,3 milioni di euro mentre la raccolta totale è pari a
1.227,5 milioni di euro. Particolarmente rilevanti gli indici
superiori alla media nazionale come il CET1 pari al 14,8% e il TCR
ratio pari al 14,8%. Nella proiezione contenuta nel piano industriale
– ha detto Mariano Cesari presidente della Banca Picena di Credito
Cooperativo – avrà l'opportunità di completare la copertura
territoriale attraverso una rete distributiva sostanzialmente non in
sovrapposizione e anzi si avrà la possibilità di incrementare il
livello di servizio per i Soci / Clienti”.
La Banca del
Piceno continuerà ad essere una banca del territorio a servizio del
territorio di riferimento come ha sottolineato Aldo Mattioli: “Il
piano industriale prevede un incremento degli impieghi lordi, ovvero
i soldi dati in prestito alla clientela con una crescita media annua
del 2,1% che dovrebbe raggiungere i 991,0 milioni di euro alla fine
del 2020. Inoltre prevediamo un aumento della raccolta da clientela”.
Dall'approvazione avvenuta negli ultimi due giorni da parte
della compagine sociale ora si passa alla realizzazione del progetto
di fusione. “Le due strutture – ha detto Mariano Cesari –
saranno coinvolte in un importante programma di integrazione, ma
siamo certi della professionalità dei nostri collaboratori i quali
sono consapevoli che insieme stiamo creando una grande e moderna
struttura bancaria”.