Banca d'Italia: via libera alla fusione tra la Banca Picena Truentina e Banca Picena di Credito Cooperativo

Banca d'Italia: via libera alla fusione tra la Banca Picena Truentina e Banca Picena di Credito Cooperativo

La decorrenza degli effetti contabili e fiscali sarà dal primo gennaio 2018. L'operazione di fusione permetterà alla nuova banca di migliorare il proprio posizionamento competitivo.

Ascoli - La Banca d'Italia ha autorizzato e approvato il progetto di fusione oltre al piano industriale tra la Banca Picena Truentina e la Banca Picena di Credito Cooperativo. Prende sempre più corpo, quindi, il programma di aggregazione tra due importanti realtà del credito cooperativo che insieme daranno vita ad una banca in grado di rispondere alle mutate esigenze del mercato e con il vantaggio competitivo della solidità senza perdere, nel contempo i suoi tratti distintivi ovvero la territorialità e la mutualità.

Infatti, la motivazione principale dell'operazione di fusione consiste nel dare vita ad un'azienda più solida e più strutturata, con larghe affinità valoriali e importanti complementarietà territoriali tali da consentire di rispondere sempre meglio alla sua missione di Banca di Credito Cooperativo anche nel nuovo contesto delineato dalla legge di autoriforma. Il provvedimento di autorizzazione emesso dalla Banca d'Italia ai sensi dell'articolo 57 del Testo Unico Bancario ha accolto di fatto le istanze presentate dalle due aziende di credito finalizzate alla fusione tra la Banca Picena e la Banca Picena Truentina.

La nuova banca avrà sede legale ad Acquaviva Picena mentre la sede amministrativa sarà a Castignano. “L'operazione di aggregazione tra le due aziende – si legge nel provvedimento emesso dalla Banca d'Italia – è finalizzata al rafforzamento del posizionamento competitivo, all'incremento dell'efficienza operativa”. La fusione si realizzerà sulla base delle situazioni patrimoniale relative al 30 Giugno 2017 e il rapporto di concambio delle azioni sarà alla pari, mediante assegnazione ai Soci delle società incorporata, ovvero la Banca Picena, per ogni azione posseduta di 25,82 euro di un'azione di pari valore della Banca Picena Truentina.

La decorrenza degli effetti contabili e fiscali sarà dal primo gennaio 2018. L'operazione di fusione permetterà alla nuova banca di migliorare il proprio posizionamento competitivo. Gli sportelli della nuova azienda di credito saranno complessivamente 35 tenendo conto delle diciotto filiali della Banca Picena Truentina e delle 17 filiali della Banca Picena con una quota di mercato dell'11,6%.

Prosegue l'iter relativo al progetto di fusione – ha detto Aldo Mattioli presidente della Banca Picena Truentina – e dopo la ricezione del provvedimento emesso dalla Banca d'Italia inizieranno sul territorio le iniziative finalizzate a spiegare ai Soci i termini dell'aggregazione.
Siamo consapevoli che stiamo affrontando un passaggio storico estremamente importante per il sistema bancario delle regioni Marche e Abruzzo considerando il territorio di operatività della nuova azienda di credito
”.

Il presidente della Banca Picena di Credito Cooperativo Mariano Cesari ha aggiunto: “La fusione è coerente con il testo di autoriforma del Credito Cooperativo e anche con le indicazioni fornite dalla Banca d'Italia. Tra breve si svolgeranno le assemblee straordinarie nelle quali i Soci saranno chiamati ad esprimere il proprio voto e la loro decisione sarà determinante per completare il progetto di fusione. Successivamente, così come è stato sottolineato nel provvedimento emesso dalla Banca d'Italia, porteremo a compimento il processo di integrazione delle strutture organizzative delle due banche, attuando tutti gli interventi previsti nel piano di fusione e verificando la concreta rispondenza dell'assetto dei controlli rispetto alle maggiori complessità aziendali”.