Ascoli - La Banca d'Italia ha autorizzato e
approvato il progetto di fusione oltre al piano industriale tra la
Banca Picena Truentina e la Banca Picena di Credito Cooperativo.
Prende sempre più corpo, quindi, il programma di aggregazione tra
due importanti realtà del credito cooperativo che insieme daranno
vita ad una banca in grado di rispondere alle mutate esigenze del
mercato e con il vantaggio competitivo della solidità senza perdere,
nel contempo i suoi tratti distintivi ovvero la territorialità e la
mutualità.
Infatti, la motivazione principale
dell'operazione di fusione consiste nel dare vita ad un'azienda più
solida e più strutturata, con larghe affinità valoriali e
importanti complementarietà territoriali tali da consentire di
rispondere sempre meglio alla sua missione di Banca di Credito
Cooperativo anche nel nuovo contesto delineato dalla legge di
autoriforma. Il provvedimento di autorizzazione emesso dalla Banca
d'Italia ai sensi dell'articolo 57 del Testo Unico Bancario ha
accolto di fatto le istanze presentate dalle due aziende di credito
finalizzate alla fusione tra la Banca Picena e la Banca Picena
Truentina.
La nuova banca avrà sede legale ad Acquaviva
Picena mentre la sede amministrativa sarà a Castignano.
“L'operazione di aggregazione tra le due aziende – si legge nel
provvedimento emesso dalla Banca d'Italia – è finalizzata al
rafforzamento del posizionamento competitivo, all'incremento
dell'efficienza operativa”. La fusione si realizzerà sulla base
delle situazioni patrimoniale relative al 30 Giugno 2017 e il
rapporto di concambio delle azioni sarà alla pari, mediante
assegnazione ai Soci delle società incorporata, ovvero la Banca
Picena, per ogni azione posseduta di 25,82 euro di un'azione di pari
valore della Banca Picena Truentina.
La decorrenza degli
effetti contabili e fiscali sarà dal primo gennaio 2018.
L'operazione di fusione permetterà alla nuova banca di migliorare il
proprio posizionamento competitivo. Gli sportelli della nuova azienda
di credito saranno complessivamente 35 tenendo conto delle diciotto
filiali della Banca Picena Truentina e delle 17 filiali della Banca
Picena con una quota di mercato dell'11,6%.
“Prosegue
l'iter relativo al progetto di fusione – ha detto Aldo
Mattioli presidente della Banca Picena Truentina – e dopo
la ricezione del provvedimento emesso dalla Banca d'Italia
inizieranno sul territorio le iniziative finalizzate a spiegare ai
Soci i termini dell'aggregazione.
Siamo consapevoli che stiamo
affrontando un passaggio storico estremamente importante per il
sistema bancario delle regioni Marche e Abruzzo considerando il
territorio di operatività della nuova azienda di credito”.
Il presidente della Banca Picena di Credito Cooperativo
Mariano Cesari ha aggiunto: “La fusione è coerente con
il testo di autoriforma del Credito Cooperativo e anche con le
indicazioni fornite dalla Banca d'Italia. Tra breve si svolgeranno le
assemblee straordinarie nelle quali i Soci saranno chiamati ad
esprimere il proprio voto e la loro decisione sarà determinante per
completare il progetto di fusione. Successivamente, così come è
stato sottolineato nel provvedimento emesso dalla Banca d'Italia,
porteremo a compimento il processo di integrazione delle strutture
organizzative delle due banche, attuando tutti gli interventi
previsti nel piano di fusione e verificando la concreta rispondenza
dell'assetto dei controlli rispetto alle maggiori complessità
aziendali”.